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10 cose da sapere su Istanbul

Istanbul Istiklal tram

E’ sempre pieno di gente in Istiklal, la via pedonale

1) L’antica Bisanzio e Costantinopoli, per secoli capitale dell’Impero Bizantino, è costruita su 7 colli come Roma. La città, divisa dal Bosforo, si estende sia in Europa (Tracia) che in Asia (Anatolia) risultando l’unica metropoli al mondo appartenente a due continenti e su due mari (Mar Nero e Mar di Marmara)! 

2) A Istanbul piove più che a Londra. La città riceve circa 844 mm di precipitazioni annue,con un massimo d’inverno ed un minimo d’estate. In inverno non è raro assistere ad abbondanti nevicate. Nei 5 giorni di inizio febbraio che ho passato ha piovigginato sempre per qualche ora, e il cielo limpido e splendente l’ho visto ovviamente solo la mattina che me ne sono andato. Almeno non ha fatto freddo però, con temperature che hanno raggiunto i 16 gradi.

3) Con una popolazione di 12.782.960 abitanti, Istanbul è il centro municipale più popoloso d’Europa e terzo nel mondo e la terza area metropolitana più popolosa in Europa dopo Mosca e Londra.

4) Se potete fare una sola cosa a Istanbul, quella cosa è andare in un Hammam. Io ne ho visitati due, entrambi nel quartiere di Uskudar.

5) Finalmente Galatasaray, Besiktas e Fenerbhace non sono più solo squadre di calcio e basket, ma quartieri, o meglio cittadelle, a cui poter associare vie, case, persone. Besiktas e Galatasaray sono nella parte europea e confinanti uno con l’altro, mentre Fenerbhace si trova in Asia, dall’altra parte dello stretto. Restando in tema basket “Ulker” è una marca di cioccolato, e “Efes Pilsen” una birra.

6) Il più famoso cibo turco è il Kebab, e l’unico che ho mangiato è stato oltre le aspetattive. Ma ho scoperto altre prelibatezze, come il Lakhmacun, il Kunefe e l’Iskender.

7) Ottima bevanda l’ayran, una specie di yoghurt-lassi spumoso, invece il cai, (il tè) e il caffè turco fanno proprio schifo. Oddio il caffè non sarebbe neanche poi male, se non fosse che metà tazza è fondo disgustoso e finirai per forza a berne un pochino, rovinandoti il gusto precedente.

8)Non ci si può muovere a Istanbul senza Istanbul kart. E grazie a essa si può viaggiare su ogni mezzo di trasporto immaginabile, eccetto taxi e dolmus (taxi collettivi): ferry, tram, metro, metrotranvia, bus, catamarano. Non sui treni nel 2013, perchè le ferrovie sono chiuse per lavori.

9) In Turchia c’è la lira. La lira turca, ma questo non vuol dire purtroppo che la vita sia economica. I prezzi sono decisamente più europei che asiatici.

10) Mi vergogno a dirlo, ma in 5 giorni non sono riuscito a imparare a dire grazie in turco. Sarà perché me lo hanno detto in tre modi diversi, però.. Così l’unica parola che ho imparato, visto che conoscevo bene già sia salam che baksheesh, è Falan, che è un intercalare come belin. Eppure la lingua turca non è affatto sgradevole da ascoltare: non somiglia nè all’arabo, o al greco o a qualche altro idioma balcanico che mi è capitato di ascoltare: merita uno sforzo maggiore.

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Maramures arrivo

  1. Very interesting thanks for sharing!

    Per imparare a dire “grazie” mi é stato spiegato un truccaccio: memorizzare la frase “two sugar in dream” e ripeterla il piú velocemente possibile.
    Il risultato suona vagamente come ” teşekkür ederim”.
    Altra frase molto importante per un Salsero é “dans edermisin?”.

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