Vagabonding around the World

Mese: Luglio 2012 Pagina 1 di 3

MEDITA-DIARIO: 7. Il 4° giorno

monaci buddisti in meditazione

18) Alle 13 ho la mia prima delle tre interviste con gli insegnanti per fare il punto su come sta andando il ritiro. Mi sono preparato domande sulla camminata in tre tempi, come essere compassionevoli con le zanzare e affrontare il caldo. Sulla camminata mi viene spiegato che

MEDITA-DIARIO: 6. Il 3° giorno

Confucio

14) Se il buongiorno si vede dal mattino… oggi ho dormito bene e non ho avuto problemi di sonno finora, a parte la meditazione prima di colazione, dove ho messo in pratica il nuovo accorgimento di aprire gli occhi quando sento che sto per addormentarmi. E’ applicando cose banali come queste che si accresce la propria consapevolezza. Come diceva Lao Tzu, anche il viaggio più lungo comincia con un piccolo passo.

MEDITA-DIARIO: 5. Il 2° giorno

Osho Rashneesh

8) Mi alzo alle 4 del mattino senza problemi. E senza problemi di sonno tiro fino al pranzo delle 11. Il pomeriggio però è duro duro. Non ce la faccio proprio a stare sveglio durante le sessioni di meditazione seduto, per fortuna si cammina parecchio.

MEDITA-DIARIO: 4. Il 1° giorno

Buddha sotto l’albero, riceve l’illuminazione. E tu? E io?


Nell’ultimo capolavoro di Luis Malle prima di morire poche settimane dopo nel 1994, Zio Vania sulla 42esima strada, un gruppo di attori di ritrova in un decadente teatro di Broadway a provare l’opera di Checov. Li vedi arrivare vestiti normali, iniziano a chiacchierare e non ti rendi conto immediatamente quando finiscono i saluti e quando cominciano le prove delle recite.

MEDITA-DIARIO: 3. il programma quotidiano

Ogni mattina alle 4, svegliati al tocco di campana

Escluso il primo giorno dove c’è solo un discorso alle 13 e poi l’inizio vero del ritiro alle 18.30, il programma dai giorni 2 a 9 è rigidamente il seguente (qualche cambiamento il giorno 9). Il 10 giorno il ritiro finisce alle 10.30.

MEDITA-DIARIO: 2. fare pace col passato

Vista da Wat Khao Tham, il monastero dove ho fatto il ritiro

Sono arrivato a Ko Phangan due giorni prima dell’inizio del ritiro. Anche se la notte precedente l’ho spesa comunque nel monastero di Wat Khao Tham, preparandomi fisicamente e mentalmente a quello che mi aspettava, ho avuto abbastanza tempo per l’esperienza catartica che mi ero prefisso, rivivere le tante piccole cose quotidiane di mesi vissuti qui e testare l’effetto che mi facevano ad anni di distanza.

MEDITA-DIARIO: 1. prologo, il ritorno a Ko Phangan

Da quando avevo lasciato Ko Phangan sentivo di “DOVER” tornare sull’isola, come chi era fuggito dall’isola di LOST


Lasciai Ko Phangan ai primi di Aprile del 2009 in modo traumatico. Dopo 4 mesi idilliaci, un tempo che sembrava non dovesse finire mai tanto mi sentivo beato e realizzato praticando yoga ad Agama, all’improvviso, durante il ritiro di meditazione “Hridaya”, decisi che era ora di di andarmene e non tornare, nonostante avessi si un biglietto aereo di uscita di li a pochi giorni, ma anche uno di ritorno dall’Italia a fine mese, e 200 euro già impegnati come acconto per il corso intensivo di 3 mesi per insegnanti di yoga, che non ho mai fatto.

Giovedi a Jakarta

Traffico a Jakarta (foto presa da internet)

Giovedì lascio Penang e volo a Jakarta, dove dovrei rimanere per un paio di settimane di base nella cittadella satellite di Tangeran, vicino all’aeroporto e dove molti expats vivono. Invitato dal direttore dell’English soccer school di Singapore, vado nella città che ha la fama di essere la più trafficata al mondo. Nevertheless, I’m excited to check a new place. E forse… intanto da domani comincio a pubblicare il diario del mio ritiro di meditazione

Ko Samui: paradiso perduto

Chaweng oggi. Avrei voluto esserci quando non c’era Pizza Hut

Chaweng – A volte bisogna avere il coraggio di essere impopolari. Parlavo stamattina con la ragazza che lavora all’internet cafè, mentre aspettavamo insieme che tornasse la corrente elettrica sull’isola, saltata durante il temporale. Lei vive a Ko Samui da 4 anni e mi ha detto che qui dove stavamo parlando ora, nel sud della popolare spiaggia di Chaweng, non c’era praticamente nulla di quello che si vede adesso.

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