Vagabonding around the World

2016: Portogallo, Santiago, Nomad cruise

Il 2016 è stato un anno curioso. Sono rimasto a vivere in Portogallo fino a fine Ottobre, e mi è parso di non essere mai stato così fermo a lungo. Per poi realizzare a fine anno che ho comunque passato quasi sei mesi on the road.

Il 2016 si è aperto nella bellissima Siviglia, (beato chi la piglia) dove ho passato i primi 5 giorni dell’anno. Da lì sono andato in Marocco del sud per due settimane. Dal Marocco, passando ancora per Sevilla, sono tornato a Milano per un’emergenza famigliare.

Dopo aver aspettato Gogol, il 2 febbraio mi sono trasferito a Vila Real de Santo Antonio, che è rimasta la mia base fino a fine ottobre. Gli unici viaggi che ho fatto fino a metà maggio sono state escursioni giornaliere o al massimo di un paio di giorni, nei dintorni di casa, tra Algarve e Andalusia.

Ad esempio Punta Arenas, la convergenza delle acque. E poi Castro Marim, sulla Gr15. Da Castro Marim a Guerreros do Rio. E da Guerreros ad Alcoutim, per completare la Gr15.
Da Ayamonte a Isla Canela. Da Cacela a Manta Rota. Gr 114: da Pomarao a Sanlucar de Barrameda.

Ho fatto grandi camminate, mentre scoprivo il vero costo della vita in Portogallo. Tra un walking festival e l’altro, la passione per le camminate è cresciuta talmente tanto,  che ad Aprile ho percorso un po’ della Rota Vicentina. Precisamente da Vila do Bispo a Pedralva e Raposeira, D’ Sagres in sagres, fino a Cabo San Vicente. E visto che c’ero, Salema, Burgau, Luz, a ovest di Lagos).

Ma soprattutto metà maggio ho cominciato da Lisbona il cammino portoghese di Santiago. Anzi, per la precisione, prima a Fatima per la costa. (Trilho de areias). E dal Santuario ho raggiunto il cammino portoghese di Santiago.

Me la sono presa comoda, con un paio di detours ad Aveiro e soprattutto Porto o Oporto (riporto). E l’ho concluso con l’essenziale appendice a Fisterra, nel giorno del solstizio d’estate.

Io comunque ti esorto al tuo cammino portoghese di Santiago.  Dai un’occhiata ai costi del cammino.

A luglio mi sono finalmente goduto l’estate algarviana a Vila Real de Santo Antonio per un po’, fino a quando la convivenza con mia madre si è fatta per me insopportabile.

Così ad agosto ho provato workaway, volontariando due settimane in una fattoria /retreat centre nell’Alentejo e dieci giorni in una fattoria in Andalusia. Intervallati a ferragosto da 4 giorni a passeggio per le migliori spiagge della Costa Vicentina. Workaway was not the way, purtroppo.

A Settembre sono tornato a Vila Real, dove sono rimasto fino a metà ottobre, escluso un lungo week end dove, dopo essere passato per Beja, la capitale dell’Alentejo,  Clach si è fermato a Evora.

Il 18 ottobre sono andato per una settimana a Sao Miguel, la principale isola delle Azzorre, le isole buzzurre. Tempo di tornare a Vila Real per due giorni e lasciarla a tempo indeterminato.

Azzorre vuol dire natura

Il 29 ottobre sono volato a Las Palmas.  Sono rimasto sull’isola di Gran Canaria fino al 10 dicembre: 40 giorni per lo più noiosi, spesi per lo più con un’altra deludente esperienza di workaway in un ostello di Vegueta, se si eccettua il tramonto più bello di sempre.

Il 10 dicembre ho cominciato la Nomad Cruise, che dopo due settimane in giro per l’Atlantico, con tappe a Sint Marteen, Antigua (la nazione n°100!!), Santa Lucia (non è roba mia) e Che noia, che Barbados,

Antigua e Barbuda, Nelson dock yard

Antigua, english bay

La nomad cruise è approdata il 23 dicembre a Santo Domingo. Ho passato Natale e quasi una settimana nella zona colonial della capitale. E qui in Repubblica Dominicana, a Las Galeras, si è chiuso il mio 2016 nomade.

Nomad cruise

Come ormai da tradizione, ho preparato i calendari con le migliori foto fatte durante l’anno. Per il 2016 ne ho preparati 3: Algarve, Portogallo e Camino di Santiago.

 

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  1. La vera domanda non è “dove” ma “in che anno stai vivendo?”

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