L'unico sangue sgirgato in Thailandia negli ultimi giorni è quello della mia ferita al piede sparso per la cucina

L’unico sangue sgorgato in Thailandia negli ultimi giorni è quello della mia ferita al piede sparso per la cucina

UPDATE: LA Thailandia dopo il colpo di stato.
Negli ultimi giorni la Thailandia è tornata di prepotenza nei siti di informazione di tutto il mondo, prima per un cambio nella politica di immigrazione volto a stoppare i tanti turisti che trascorrono mesi nel paese uscendo e rientrando con i visa run, e poi perchè l’esercito ha imposto la legge marziale e ora un colpo di stato. In entrambi i casi c’è molto rumore per nulla.

UPDATE 22/5: Il giorno dopo che ho scritto l’articolo, l’esercito ha deciso di andare al livello successivo e annunciare il colpo di stato. Per il momento continua a non cambiare niente per i turisti e speriamo che niente cambierà.

UPDATE 23/5: Oggi sono andato a Ko Samui a estendere il mio visto turistico. All’arrivo al porto, noleggio un motorino, ma spiego che non posso lasciare il passaporto perchè devo andare all’immigrazione. 

-L’immigrazione è chiusa, big problem a Bangkok!

– Chiusa? Davvero e Quanto?

-Riapre lunedì, anche le scuole sono chiuse

– E adesso che faccio?

-Girati l’isola in motorino e prendi la barca delle 5

– Buona idea..

Poco dopo le 4, finito il giro dell’isola,  torno e chiedo alla noleggiatrice dove è l’immigrazione così capisco quant’è la distanza da fare a piedi.. Sono circa 2km (quindi una mezzoretta se uno vuole camminare) e quando arrivo scopro che l’immigrazione è aperta, ma chiude alle 16.30 come da orario di sportello.. corsa per farmi ridare il passaporto e alla fine tutto ok, visto esteso e sono riuscito a prendere la barca delle 5.30 e scrivo questo update da casa mia a Ko Phangan.

Per inciso Ko Samui è proprio brutta, peggio di come me la ricordavo, soprattutto Chaweng.

 

 

Nel caso della nuova politica di immigrazione secondo cui non si potrà entrare più di una volta senza visto all’ambasciata, con la scusa di scoraggiare i tanti lavoratori illegali e con il vero obiettivo di “vendere” più visti turistici e quindi incassare più soldi, ci hanno provato già in passato e anche stavolta sembra il “pericolo” sia già rientrato.

Sul fatto che invece da mesi ci sia uno scontro ai livelli più alti di potere,  tra i militari che usano il re come scudo e sono appoggiate dalle famiglie più ricche di origini cinese, e la famiglia Shinawatra che è andata al potere con l’appoggio delle masse rurali dell’Isan, uno scontro che rasenta la guerra civile, è vero ma non si è mai superata finora la soglia di vera preoccupazione.

Insomma è mesi che a Bangkok è saltato il governo e ogni tanto la situazione rischia di deragliare, ma finora niente di veramente preoccupante. E nemmeno l’adozione della legge marziale, che non vuol dire che adesso c’è il coprifuoco e nessuno può uscire la sera, ma solo che i militari hanno la scusa per attaccare chi gli dà fastidio, dovrebbe far preoccupare chi si trova nel paese o ha intenzione di venire.

Ci sono però dei dati oggettivi su cui vale la pena di riflettere, e che prendo da questo articolo:

* International bookings for inbound Thailand vacations are down 17% year-on-year (YOY) for the November 1, 2013 to March 18, 2014 period, and 21% since January 1st (YOY), says Olivier Jager, CEO of travel data intelligence firm ForwardKeys.

* Bangkok hotels reported significant performance decreases during the first quarter of 2014, affecting Thailand’s overall performance, according to data from STR Global. Occupancy rates in the capital fell to 55.2% in Q1 2014 (compared to 79.7% in Q1 2013).

* For those who do plan to visit Thailand in the near future, the country is for the most part operating as normal and many of the soldiers have since retreated from the streets, though martial law remains in effect.

Traduco:

*Ci sono rispettivamente il 17% e il 21% di turisti in meno rispetto all’anno scorso, se consideriamo rispettivamente la stagione turistica (che comincia da Novembre) o i dati a partire da Gennaio.

*Particolarmente colpita la città di Bangkok, i cui hotel hanno una media di occupazione che è scesa dal 79% del 1 trimestre del 2013 al 55% di quest’anno. Un calo quindi del 24%. Il che a pensarci è una buona notizia per chi è in Thailandia, perchè Bangkok è notoriamente più cara del resto del paese e con questa crisi gli hotel sono costretti ad abbassare i prezzi.

Sangue in bagno. Tutto per un corallo pestato

Sangue in bagno. Tutto per un corallo pestato

* In tutti questi mesi e anche negli ultimissimi giorni, tutto o quasi continua a funzionare come prima

La cosa più significativa che è successa a Ko Phangan, rispetto alla mia ultima visita di due anni fa, è il massiccio arrivo di tursiti russi, che ha purtroppo fatto impennare i prezzi delle case in affitto.

Riguardo al rumor secondo cui il re ha da anni una relazione con un blogger imprenditore digitale italiano, che è stato costretto a prendere una moglie thai come copertura, non ho nessuna informazione certa, anche se “sources” attendibili mi dicono che c’è del vero, ma il re non ha mai digerito l’accento veneziano del nostro.