Vagabonding around the World

CS2016, 28a: da Redondela a Pontevedra

verso Pontevedra

verso Pontevedra

La tapppa di 19km da Redondela a Pontevedra è probabilmente la tappa più bella del cammino portoghese, per il paesaggio, il canto degli uccellini e gli odori della foresta. Non fartela rovinare dal pulpo alla feria.

Percorso

La giornata più bella del cammino, non solo per il bel percorso in mezzo ai boschi, non solo per la prima giornata con cielo azzurro dopo 4 giorni di pioggia e cielo plumbeo, ma soprattutto per gli uccellini che cantavano tutto il tempo e i profumi forti della natura. Solo gli ultimi 3km, paralleli alla strada sono stati brutti.

Il percorso mi è piaciuto così tanto, che forse per la prima volta in questo cammino, ho rallentato intenzionalmente, fino a fermarmi in mezzo al bosco in pura contemplazione e non per stanchezza.

Approfittando della tappa breve, si devono spendere le energie rimaste per passeggiare nel centro di Pontevedra.

Pasti

Nessuna giornata è perfetta, e il percorso bellissimo di oggi, ha avuto un controverso inizio, con una colazione all’uscita di Redondela in un bar frequentato da giovani tossici e spacciatori.

Bar dove peraltro la colazione è stata ottima: caffè con piattino omaggio di shot di succo d’arancia, e due briochine, torrada con olio e pomodoro e marmellata per solo 2€. 2€ anche per il secondo caffè con ottima pasta.

Ma il piatto medio di pulpo alla feria, al chioschetto sulla strada nazionale 1km prima di rimarrà la grande fregatura del cammino, perché 18€ è un prezzo che non sta né in cielo né in terra, e soprattutto nelle tasche di un pellegrino.

Anche a cena (1 bicchiere di bianco, poi un tagliere di salumi e formaggi e una bottiglia di vino rosso divisa per 3, al prezzo di 13€ a testa) ho speso una fortuna. Evidentemente il cammino doveva farmi pagare il prezzo delle due cene che mi hanno offerto nei giorni scorsi.

2+2+18+1,5,+13+1=37,5€

Pernottamento a Pontevedra

Albergue municipal, 56 posti, molto spazio, ma il solito feeling degli ultimi giorno da campo rifugiati, con il mega dormitorio sempre scuro, puzzolente, con gente che dorme. Credo sarà la l’ultima notte, escluso forse Santiago, che dormo in un albergue pubblico: meglio spendere qualche euro in più, ma avere una sistemazione meno deprimente.

ULTREYA del giorno

Quindi mi presento al check in dell’albergue di Pontevedra incazzato nero per i 18 euro pagati per il piatto di polipo e chiedo alla hospitalera se è un prezzo normale o un furto con scasso, come è sembrato a me.

Lei mi risponde che è caro, ma anche l’Italia lo è: infatti ha pagato 5€ per un cappuccino a Firenze, Roma e Venezia. C’è da dire che lei li ha pagati in albergo o nelle piazze super turistiche di città super turistiche, non in un posto alla buona sulla strada di una città i cui unici turisti sono normalmene pellegrini, come è successo a me. Però la lezione è colta ugualmente. Avevo scritto imparata, ma so che non è vero, nel mio caso.

Note

Il wi fi degli albergue pubblici della Galizia è lentissimo e dopo che ieri sera sono rimasto fino all’1 solo per caricare le foto, quando avevo finito tutto da un’ora, stasera non riesco proprio a caricarle le foto..

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  1. Josefina

    A Pontevedra c’è anche un albergo privato abbastanza vino al albergo municipale ma dall’altro lato della stazione ferroviaria, verso il centro città, il “Aloxa”. Potete guardare qui: http://www.alberguescaminosantiago.com/albergues-camino-portugues/albergue-aloxa-hostel-pontevedra

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