E dopo 37 giorni di viaggio, 31 di cammino, il gran finale di 26,28km da Padron a Santiago de Compostela. Troppe emozioni in gioco per concentrarsi sul percorso. E’ la fine del cammino, ma non del pellegrinaggio, che concluderò a Finisterra.
Percorso
Sono stati 26,28km da Padron per arrivare alla accoglienza del pellegrino, poco oltre la cattedrale di Santiago de Compostela. Purtroppo mi sono dovuto alzare poco dopo le 5, perché il dormitorio con finestre spalancate era troppo gelido e troppo illuminato per rimanere a letto. Partito alle 6.15, con la luna piena ancora visibile, ho avuto una crisi di sonno al chiosco del boschetto all’uscita del bosco, e mi sono appisolato una mezzoretta.
Oltre che crisi di sonno, al risveglio ho avuto un rigetto dell’arrivo: non provavo nessun eccitamento a entrare a Santiago e concludere l’avventura, anche se nemmeno posso dire che avrei voluto continuare a camminare. La sensazione predominante era quella di apatia, forse legata anche al sonno, ma più al fatto di non aver trovato (ancora) le risposte che cercavo all’inizio del pellegrinaggio.
Arrivato infine a Santiago, ho fatto un’ora di fila all’accoglienza del pellegrino per prendere l’inutile Compostela. L’unica ragione per cui sono rimasto in fila in quei corridoi strapieni di pellegrini è che ero troppo stanco per andare in giro a cercare un posto da dormire.
32 foto e 1 video da Padron a Santiago
Pasti
Caffè alla partenza di Padron (1). Caffè (1) e mega croissant (2) nella prima fermata a Escravitude. Banana (0,5) e caffè (1) al chiosco all’uscita dal bosco prima di O Millaidoro. Qui spesa al Mercadona con empanadas e patatine (2,1). Sali e probiotici in farmacia alla periferia di Santiago (10,5). Per cena una fetta di pizza (2), lattina di birra (1) e succo multrifrutta da 1lt (1) al bar dell’Albergue.
Totale: 1+3+1,5+2,1+10,5+4= 22,1€
Pernottamento a Santiago de Compostela
Albergue Seminario Menor, con oltre 300 posti. Ho dormito in una singola per 2 notti a 15€ a notte, tariffa da giugno a settembre. Per solo 3€ in più del dormitorio grande, arrivati a fine cammino, mi sembra una scelta No brainer. Come direbbe la mia guida materiale, massima autorità brianzola in no braining e tunnel vision hihihi.
ULTREYA del giorno
Arrivato alla periferia di Santiago, mi sono fermato in farmacia a prenderi dei sali minerali. Purtroppo la testina del farmacista mi ha dato un prodotto che, oltre a essermi costato un botto (10,5€), era destinato a bambini con la diarrea. Infatti ho avuto crampi allo stomaco per 3 giorni. Morale: mai andare dal farmacista. Non è un caso che l’unico oggetto dello zaino che non ho mai usato durante il pellegrinaggio, è stato il kit di pronto soccorso.
Note
Arrivato all’Albergue, in cima a una collina, ero troppo stanco e sofferente per i sali, per tornare in centro. Dopo un pisolino, mi sono limitato a un giretto intorno alle mura. Sono rimasto a Santiago un giorno in più, di cui racconterò, forse, in un post a parte. Il vero pellegrinaggio però è finito a Fisterrae, in cui sono arrivato in bus il 23 giugno, festa di San Juan. E di questo racconterò sicuramente presto.
Beniamino
Se il tuo pellegrinaggio e quello di andare a finestre e non a Santiago, non eri un pellegrino ma un semplice turista che si è fatto una passeggiata con lo zaino nel posto sbagliato, se non lo fai con lo spirito del pellegrino le passeggiate in mezzo ai boschi falle da un altra parte, ci sono migliaia di sentieri.
cloudio
Wow Beniamino è tu chi sei per concludere che ero un turista e non un pellegrino, dopo 600 e passa km a piedi? Sei solo un troll o anche un c- trull?