Ho trascritto la conferenza tenuta dallo storico, economista, giornalista e scrittore tedesco Ernst Wolff lo scorso agosto a Davos. Mi sembra la più lucida e dettagliata spiegazione economica del più grande inganno globale del potere verso le persone mai creata e che è conosciuta come il Grande Reset.

Wolff ha una visione più ottimistica di quella che ho io e ci sono questioni che ovviamente rimangono irrisolte nella sua disamina, però credo valga la pena partirà dal quadro che delinea. Personalmente spero di tirarmi fuori dal gioco perverso di volere far capire ai covidioti tutti gli inganni della finzione pandemica. E’ chiaro che c’è gente che non capirà o non vorrà mai capire.

Il punto non è perdere tempo sulla pericolosità di un virus uscito da un laboratorio o l’inutilità medica di mascherine, test diagnostici farlocchi e terapie genetiche spacciate come vaccini. Una volta capito chi c’è dietro e cosa vogliono ottenere, bisogna concentrarsi su come farli fallire, quei bastardi.

La questione è semplice: se perdiamo, l’umanità è finita. Se vinciamo penseremo poi a fare i conti con i collaborazionisti che hanno supportato questo piano malvagio.

Smascherare la finzione pandemica

Non c’è mai stato finora un regime globale così coercitivo, come quello in atto ufficialmente per contrastare la più grande crisi sanitaria della storia.

Solamente è evidente che tutte le misure usate hanno continuato a peggiorare la situazione medica anziché migliorarla.

E in più abbiamo una crisi economica devastante, con la logistica mondiale sulle ginocchia. Anche qui le misure prese hanno esacerbato la crisi, anziché mitigarla. Ad esempio hanno chiuso il 3° porto più grande al mondo in Cina o messo in lockdown l’intera Nuova Zelanda per un solo caso positivo.

E peggio ancora è la crisi del piccolo medio commercio, che è di gran lunga quello che genera più posti di lavoro nel mondo.

E infine c’è in atto una spirale di inflazione brutale, specialmente per materie prime e prodotti alimentari.

Anche qui le misure prese stanno solo peggiorando la situazione, con immissione di quantità enormi di denaro.

Negli Usa, la nazione più ricca al mondo, ci sono attualmente 4 milioni di persone a rischio sfratto perché insolventi. E dieci volte tante, 40 milioni, ovvero una persona su 7, scesa sotto la soglia di povertà, non più in grado di provvedere ai loro fabbisogni primari con quello che guadagnano.

Aggiungiamo la premeditata ritirata dall’Afghanistan, in cui l’esercito Usa ha lasciato ai Talebani un arsenale di 20 miliardi di armi e basi militari, che con assoluta certezza produrranno una nuovo massiccio esodo migratorio di rifugiati politici.

Per capire chi ha provocato tutto questo, dobbiamo prima chiederci chi ha interesse e chi ci guadagna da questa crisi.

GAFAM e gli Hedge fund che muovono i fili

La risposta è semplice: il complesso digitale-finanziario che fa capo a GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) e la cui liquidità attuale ammonta a 9 triliardi di dollari (per fare una comparazione il Pil sommato di Italia, Francia e Germania è circa 8,6 triliardi) e i fondi di investimento come Blackrock, Vanguard, State Street e Fidelity, che oltre ad avere ruoli decisivi in queste aziende, sono i principali azionisti di Big Pharma. Questi 4 fondi di Asset Management gestiscono capitali pari a 220 triliardi, mentre il Pil sommato dei 26 paesi UE e circa 15,6 triliardi.

Il potere di Big Tech va ben oltre la disponibilità economica, perché gestendo i sistemi digitali degli affari di centinaia di migliaia di aziende, ne possono controllare e condizionare le operazioni.

L’industria IT è un tumore che è andato in metastasi su ogni settore dell’economia mondiale, rendendolo dipendente da essa e quindi dominandolo. E lo stesso fanno i fondi di investimento, potendo condizionare tutti i più grandi Brand e le banche di tutto il mondo.

La combinazione del potere finanziario e del vantaggio di informazioni e mole di dati incomparabilmente più elevata di ogni altra forma di potere, ha permesso di moltiplicare i loro affari dall’inizio della crisi a scapito dei piccoli medi ceti produttori.

Solo negli ultimi 3 mesi (apr-giu 2021) queste compagnie hanno fatto i profitti più alti della loro storia e sono in continua accelerazione.

Il complesso finanziario digitale è al di sopra di ogni governo, al quale di fatto da ordini.

Uno si può chiedere giustamente: che interesse ha il sistema digitale-finanziario di fare fallire il piccolo medio commercio, da cui proviene la maggior parte delle tasse pagate e dei posti di lavoro? Così distrugge le fondamenta del sistema dal quale trae beneficio.

Inoltre con l’esplosione delle ingiustizie economiche viene meno anche la pace sociale.

Sono obiezioni valide, ma che non tengono in conto la realtà: ovvero che il sistema digitale-finanziario non può fare altrimenti.

Quello che sta succedendo infatti non è pianificato per accumulare altri soldi e poi goderseli, ma un gigante atto di disperazione, probabilmente il più grande della storia dell’uomo. (13’45”)

Perché il sistema da cui il complesso trae la sua forza è già imploso e fallito, come era di fatto già successo con la crisi finanziaria del 2008.

Allora il sistema mobilitò le banche centrali con immissione di enormi quantità di denaro per salvare il sistema bancario con le imprese “too big to fail”, per salvare temporaneamente il sistema dal collasso.

In questi 12 anni sono stati continuamente immessi nuovi capitali e ridotti i tassi di interesse fino a portarli a zero. Ma nonostante ciò il sistema è diventato ancora più instabile.

Ma oltre non si può andare: se gli interessi vanno sotto zero si distruggono irrimediabilmente le fondamenta dell’attuale sistema bancario e finanziario.

Si possono iniettare quantità di denaro enormi per l’ultima volta, ma l’inflazione, finora controllata artificialmente, è destinata a diventare iperinflazione.

L’alternativa attuale è quindi da un lato il collasso finale del sistema e dall’altro l’esplosione dell’iperinflazione con l’azzeramento del valore del denaro.

Quindi hanno deciso di installare un nuovo sistema. Questo è il Grande Reset

Il Grande Reset

La deliberata e premeditata distruzione del sistema economico mentre si rafforza il potere del complesso digitale-finanziario e la preparazione di un nuovo sistema di banca digitale in collaborazione con l’attuale sistema bancario.

Il nuovo sistema prevede l’eliminazione del denaro contante a favore del digital cash gestito dalle banche centrali. Il piano prevede un singolo account attraverso le quali verranno gestite tutte le nostre transazioni, non solo economiche.

Il denaro gestito dalle banche centrali è programmabile e in questo modo può essere prestato a interessi negativi senza dover distruggere il sistema.

Inoltre permette alle banche centrali di monitorare tutte le nostre transazioni, di prelevare direttamente le tasse e imporre multe individuali. Le banche centrali possono inoltre decidere di porre limiti temporali all’utilizzo del nostro denaro a disposizione o di obbligarci a spendere il nostro denaro su determinati prodotti o provenienti da una specifica regione.

Soprattutto le banche centrali avranno il potere di cancellare tutto il nostro potere finanziario con un click.

Il denaro digitale è il sistema di esazione di tasse più efficiente mai inventato, che permette la realizzazione piena di una dittatura finanziaria.

Ovviamente questo piano ha un intoppo nella prevedibile resistenza da parte di grandi fette delle popolazione.

Vogliono la guerra civile

Quindi il complesso digitale-finanziario non ha previsto l’introduzione di questo sistema in modo graduale, aspettandosi grandi resistenze, ma ha deciso di portare preventivamente la società al caos, per poter poi proporre il denaro digitale come la soluzione al problema, nella forma del Reddito Universale (UBI; Universal, Basic Income).

Chi pensa che questa sia una fantasiosa teoria cospirativa è pregato di guardare obiettivamente tutto quello che è successo negli ultimi 18 mesi. Con il pretesto di combattere un virus sono stati fatti danni irreparabili alla salute pubblica, l’economia e le finanza, i cui effetti stanno solo cominciando ad affiorare.

Allo stesso tempo, giorno dopo giorno, si lavora per creare divisioni tra le persone e per acuire questi danni. Tutto punta a creare disordini sociali fino all’esplosione di una guerra civile.

In base alle informazioni in mio possesso, questo è esattamente quello che vogliono in tutto il mondo: creare il massimo del caos e nel punto massimo presentare la panacea nella forma del Reddito Universale, che porterà dal massimo del caos al massimo controllo.

A proposito, per loro l’UBI deve essere introdotto anche per un altro motivo. Siamo in piena quarta rivoluzione industriale ed è scontata la perdita a breve termine di milioni di posti di lavoro per l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Questo porterà anche alla scomparsa di milioni di consumatori e al crollo della domanda di beni di consumo.

E siccome il sistema si regge sul consumo di beni, bisogna trovare il modo di fornire capacità di spesa a questi prossimi disoccupati.

Tutto quello che è successo negli ultimi 18 mesi è quindi lo svolgimento di un piano preparato: il cui tema è la distruzione dell’economia attuale a favore delle èlite.. Creazione del massimo caos economico e sociale e la creazione di un nuovo sistema con il pretesto di fornire un aiuto umanitario.

Il ruolo del WEF nell’Apocalisse programmata

Questo piano è spiegato in dettaglio nei libri “La 4a rivoluzione industriale” e “il Grande Reset”, entrambi ad opera di Klaus Schwab, il cui WEF (World Economic Forum) svolge un ruolo centrale in questa agenda.

Il WEF da cinquantanni è il principale centro di controllo del complesso digitale-finanziario, raggruppando prima gli imprenditori, portando quindi successivamente a bordo i leader politici e chi ha il potere mediatico.

A partire dagli anni 90 queste persone agiscono in sinergia e sono soggette a un programma di training. Nel 1992 è stato creato il programma “I leaders globali del futuro” (The global leader of tomorrow) e nel 2005 “i giovani global leaders del futuro” in cui vengono sistematicamente istruiti.

Queste sono le persone che attualmente occupano i posti di maggior potere: Bill Gates, Jeff Bezos o Jack Marr nel settore IT, il capo di Blackrock Larry Fink, Kostalina Georgieva a capo dell’IMF, o l’ex direttore della Banca d’Inghilterra Marc Carney nel settore finanziario, fino a Emmanuel Macron, Sebastian Kurz e Angela Merkel in politica. Tutte queste persone sono state formare nel WEF o siedono nel loro consiglio di amministrazione.

E non sono solo i 1300 membri di questo gruppo che tirano i fili da dietro le quinte. Dal 2013 si sono aggiunte al gruppo 10.000 persone sotto i 30 anni chiamati i “Global shapers”

Chi ancora non vuole credere che tutto sia l’esecuzione di un piano, presti attenzione alla data di uscita del libro “Il grande reset” di Karl Schwab: il 20 giugno 2020. nemmeno 4 mesi dopo il primo lockdown, il libro dà precise istruzioni su come usare il Covid “per distruggere creativamente il mondo e costruirne uno nuovo”..

Chiaramente la visione di Schwab richiama i tempi bui del nazismo.

Lo so che è shockante pensare a una apocalisse programmata. E davvero è difficile pensare a una agenda che sia più ingannevole e diabolica.

Chi avrebbe pensato che con la scusa di proteggere l’umanità da una pandemia si volesse pensare di portare il mondo al collasso economico? Di togliere alla gente il diritto di viaggiare, di associarsi e la libertà di parola? E di portare oltre 100 milioni di persone alla fame.. e tutto questo per la loro protezione?

E chi avrebbe pensato che un impenitente eugenista come Karl Schwab sarebbe stato messo in condizione di realizzare questa raccapricciante idea di fusione dell’uomo con l’intelligenza artificiale, e con l’aiuto di 10.000 persone di potere e i milioni che gli credono?

Perché il loro piano fallirà

C’è da farsi gelare il sangue nelle vene, ma il messaggio più importante che voglio dare oggi è questo: il loro piano è destinato a fallire, per varie ragioni.

Intanto la narrativa del virus mortale pericoloso per la sopravvivenza dell’umanità non può essere sostenuta ancora per molto. Abbiamo già visto come il castello di menzogne stia collassando da ogni lato. Abbiamo visto le argomentazioni sempre più assurde, la rabbiosa diffamazione del dissenso.

E’ importante riconoscere che la veemenza mediatica degli ultimi tempi è segno della loro debolezza e non della loro forza. Chiunque diffonde bugie patetiche, come la pandemia dei non vaccinati, chi dichiara che le persone sane sono il nemico numero uno, chiunque sulla base di una singola persona malata o meglio “caso positivo” chiuda intere nazioni, lo fa unicamente perché non ha più argomenti e disperati si stanno scagliando ciecamente contro chi si oppone.

Abraham Lincoln una volta disse “puoi fregare tutti per un po’ di tempo e puoi fregare alcuni per tutto il tempo, ma non puoi fregare tutti per sempre”.

La verità apparirà nel nostro tempo e questo consentirà a noi di aprire quella che ironicamente Karl Schwab ha chiamato “una finestra di opportunità” per rovesciare questa dinamica.

Con il collasso di questa narrazione, la credibilità di chi la ha orchestrata viene seppellita giorno dopo giorno. E questo ci apre una possibilità per una vasta campagna di illuminazione.

Illuminazione basata sulla consapevolezza di ciò che c’è dietro la presunta pandemia, gli equilibri reali di potere nel mondo e le vere minacce che stiamo affrontando, cose che non sono mai state così chiare come adesso e migliorano ogni giorno. Perché dall’altra parte sono impigliati nella loro rete di menzogne.

E anche se il complesso digitale-finanziario riuscisse a implementare il loro nuovo sistema, non sarebbe la fine del mondo. Questo sistema potrebbe funzionare solo se supportato da un sistema coercitivo totalitario, con un continuo controllo dei prezzi, aumento del salario universale e conseguente inflazione, con il costante impoverimento della popolazione e i costanti conflitti con lo stato e l’autorità.

Dobbiamo capire questo: senza alcun dubbio ci aspettano tempi turbolenti e pericolosi, ma abbiamo una carta vincente nelle nostre mani: dall’altra parte non agiscono con ragionevolezza, ma animati dalla avidità di potere e controllo e sono destinati a crescenti difficoltà.

Dobbiamo far leva su questa loro debolezza. Loro vogliono più soldi, più proprietà e tutte le armi di questo mondo. Ma il loro potere non si basa né sui loro soldi, sulle loro proprietà o le loro armi, ma fa leva su unico fattore: l’ignoranza della maggior parte delle persone.

La maggioranza non capisce il gioco diabolico che queste elites stanno giocando contro di loro. Per quanto terribile quello che ci hanno fatto negli ultimi 18 mesi, siamo in una situazione per cui sono costretti a continuare a infrangere altre linee rosse.

Dobbiamo continuare a mantenere la pace, esporre tutte le loro menzogne e mostrare alla gente chi e perché li sta ingannando.

Così non solo potremo risolvere questo problema, ma anche ottenere qualcosa di molto più grande: ovvero usare la più grande crisi della storia dell’umanità per cominciare un’epoca migliore.

 

Il video intergrale della conferenza con i sottotitoli in inglese