bolaven scooter

Sulla strada tra Pakse e Tad Lo

Oh Tad Lo, Tad Lo, fino a quando durerà il tuo charme? C’è un gran bel feeling in questo villaggio, in cui arrivano sempre più backpackers, ma in cui la vita scorre ancora placida e tutti sono in pace col mondo. Ci sono voluti 145 km di strada per arrivarci, ma per fortuna domani dormiremo ancora qui.

La partenza del secondo giorno del nostro Bolaven Plateau tour by scooter è stata a dir poco rusty. Ieri ci siamo addormentati poco dopo mezzanotte, ma stamattina alle 8 nessuno aveva ancora la voglia di alzarsi dal letto. Lentamente abbiamo preparato lo zaino da portare in viaggio e quando siamo andati dal franzoso a ritirare i nostri scooter erano passate le 9.

Pronti, via, e l’allievo ha un attacco di tunnel-vision che lo porta a sfrecciare mentre mi sto sistemando sul nuovo scooter e lo rivedo dopo almeno mezzora, dopo che sono andato a fare benzina e prendere soldi al bancomat.

Il franzoso ci ha detto di andare sempre dritti e prendere il bivio a sinistra dopo 21km, ma quando dopo 22km di strada polverosa, bucherellata e super trafficata non troviamo nessun bivio, ma solo indicazioni per Vientiane e villaggi strani, capiamo che abbiamo preso la strada sbagliata.

Si torna indietro quindi fino a Pakse e dopo 43 km ci mettiamo finalmente sulla retta via. Sono altri 10km di sofferenza, di strada polverosa, bucherellata e super trafficata per lasciare Pakse.

Il nostro primo stop programmato è la fabbrica di caffè al km 20, giusto prima del bivio. La Dao factory è un enorme compound in stile cinese con alloggi al fianco, ma non è aperta al pubblico. Per fortuna questo è l’ultimo inconveniente di una mattinata dura, perché da lì in poi il vento gira. Andiamo a un caffè sgrauso di fronte alla fabbrica, gestito da vietnamiti intenti a prepare un tavolo imbandito di cibo per qualche rito religioso. Ci servono due caffè con ghiaccio fantastici e uno stuzzicante sandwich di uno strano piccante che non brucia subito, ma rimane persistente, per solo 15.000 kip o 1,3€.

Subito dopo arriviamo al bivio e da lì il traffico sparisce e finalmente possiamo guidare rilassati. Perdiamo delle cascate segnalate sulla mappa perché intento a testare la velocità massima del mio mezzo (130Km/h in discesa, 120km/h in piano) e ci fermiamo in un villaggetto attirati dall’odore di curry degli spiedini. Ci dividiamo 4 spiedini di pollo (o forse di topo) ricchissimi di ossa e un po’ meno di carne per 10.000 kip totali (90c) e poco dopo ci fermiamo ancora, perchè troviamo Fresh coffee di Mr Vieng Homestay, coltivazione organica, che servono caffè preparato con le moka italiane.

Le amache di Mr Vieng sono fantastiche, il caffè un po’ meno, anche se a 10.000 kip per una tazza di 6 espressi con bananine e noccioline gratis non mi lamento, ma quel che mi spinge a lasciare è l’esagerata presenza di franzosi nel sito e il loro vano interloquire.

Ci mancano 25 km per arrivare a Tad Lo e ci arriviamo passate le 3 del pomeriggio. La nostra scelta per la guesthouse, Palamei, è piena, ma non possiamo certo considerare un ripiego Sailomyen, che per soli 50.000 kip ci offre palafitte sul fiume con una vista meravigliosa e cuccioli di cane così teneri.

Dopo il bagno nel fiume ci assale la stanchezza e ci rilassiamo fino all’ora del tramonto dove troviamo la nostra internet fix da Tim guesthouse. Tra una Beer lao e una papaya salad, un’altra beer lao e riso con verdure vi arriva il dispaccio quotidiano del vostro umile corrispondente. Sono le 18.38 e l’allievo sta ancora caricando le foto e non ha ancora scritto una riga, ma siate comprensivi.

Costi di viaggio:
scooter 90.000
benzina (pieno) 30.000
cibo on the road: 22.500
guesthouse Saylomen 25.000 a testa
beer Lao: 12.000
fried rice + 1/2 papaya salad 19.000
internet wi fi unlimited 10.000

Totale: 211.000 kip (19€)

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La versione romanzata dell’allievo – English fairy tale version from my padawan