Mohammed (stavolta il nome lo scrivo per intero perché tanto per gli arabi difficilmente scappi dalla diade Mohammed-Abdul) (anzi non solo metto il suo nome, pubblico la sua vera foto) (gli altri due sono la coppia argentina), è uno di quelli che può ringraziare i lockdowns, perché gli hanno permesso di scoprire la bellezza della vita nomade.

ingegnere egiziano e coppia argentina

Ingegnere egiziano originario del Cairo, dopo mesi passati a Dahab (uno dei pochi posti che mi è rimasto nella bucket list, nonostante anni di viaggi programmati e mai effettuati), si è fatto contagiare dal virus del viaggio e dei viaggiatori, e parte appena può.

Era estasiato di conoscere altre persone che NON hanno fatto del matrimonio e dei figli la loro ragione di vita. E’ in quella fase per cui ogni incontro nuovo è un nuovo amico per la vita. O almeno una foto nuova da aggiungere nel suo Facebook feed.

Mohammed era simpatico anche nel suo essere clumsy, nel non riuscire a pronunciare un nome correttamente, nel fare programmi di viaggio folli di chi in un giorno vuole vedere tutto e finisce forse per non ricordarsi di nulla, ma è felice lo stesso.

Quello che è importante è viaggiare.