Milarepa

27) Si avvicina la fine, e con essa il pensiero delle cose che devo fronteggiare una volta fuori si fa più forte, però meno del solito: analizzo lo stato mentale e noto che la preoccupazione è un rigonfiamento del cervello dietro le tempie, a volte anche un respiro che si fa più affannoso. Osservo le reazioni sul mio corpo ed evito di nutrirle. In questo modo si depotenziano e non si attaccano nel profondo.

Mi osservo anche quando sto per cominciare a mangiare. Mi va letteralmente il sangue alla fronte, la percezione si annebbia, entro in uno stato quasi di trance tanto sono inconsciente e prima che sono di nuovo presente a me stesso ho già divorato almeno due o tre forchettate. Ora non più.

E’ stata una giornata di grandi progressi, al punto che all’ora della merenda ho percepito che una parte di me stava pescando del profondo ragioni per agitarmi, perchè tutto stava andando troppo bene. C’erano i problemi di sempre: il caldo, il sonno, le zanzare, i pensieri. Il mio modo di fronteggiarli però è più maturo e consapevole: li accetto questi pensieri, li osservo, prendo note mentali. Cerco di non nutrirli, non pretendendo che non esistano, ma semplicemente concentrandomi in quel che sto facendo, osservare il mio respiro o sentire il piede che appoggia il terreno mentre cammino.

28) Come sempre mi accade durante questi ritiri, ho rilasciato parecchia tensione dietro la scapola destra, punto dove confluiscono i postumi dei diversi incidenti fisici che ho avuto. Il dolore era acuto e incessante, e al termine della fase che chiamo “di spurgo”, ovvero il processo di non reagire al dolore forte, c’è stata un’altra fase interessante in cui ho osservato i riflessi sulla mente di questa sofferenza prolungata. Così ho scaricato prima il corpo e poi la mente.

Ora mi fa male il braccio dallo scrivere, e anche se mi sento ispirato e vorrei continuare, è arrivato il momento di “basta per oggi”.

Domani, ottavo giorno ci sarà la terza e ultima intervista con gli insegnanti, ma prima mi farò finalmente la barba che non avevo toccato dall’inizio del ritiro. Oggi cominciavo finalmente ad accettarla, quindi posso finalmente tagliarla.