Yoda di alcuni jedi apprendisti contento non è

33) Pomeriggio ho ricevuto la seconda nota disciplinare, non a caso dallo stesso assistente dell’altra volta. In entrambi i casi il richiamo mi è parso affrettato: nel primo caso stavo semplicemente facendo stretching e sono stato richiamato perchè ero sdraiato. Oggi sono stato richiamato perchè non avevo ancora lasciato l’aula dopo la meditazione, anche se era evidente che mi stavo incamminando verso l’uscita.

L’assistente fa il suo lavoro e non credo ci sia accanimento e premeditazione personale, ma anche se non voglio giudicare, devo esprimere il mio senso di disagio verso questi comportamenti e in generale l’attitudine di tutti gli assistenti. A partire da Felix, Mr Perfect, che sta facendo il ritiro insieme a noi e mi siede davanti. E’ tanto formalmente impeccabile in ogni suo gesto, come siede, come cammina, come fa ginnastica la mattina, quanto completamente privo di compassione.

Sarò io che mi faccio il film, ma mi dà l’impressione di uno super altezzoso, uno che, nonostante sia nel centro da mesi, chissà anni, non ha capito quello che hanno ripetuto più volte gli insegnanti durante il ritiro, che il fine ultimo della meditazione non è la capacità di rimanere seduto in loto senza muovere un muscolo e non farsi distrarre da nulla, ma di sviluppare compassione verso il mondo e noi stessi.

L’altra cosa che mi dà fastidio in lui e negli altri assistenti è la loro ostentata devozione verso la statua del Buddha. A me questa devozione sembra fuori luogo, se non in antitesi, con gli insegnamenti in questo ritiro. Infatti non ho visto una volta i due maestri prostrarsi davanti alla statua. Fine del lamento.

34) Lezione notturna sullo “sforzo”. Lo sforzo di impegnarsi tutti i giorni. Il concetto più importante da ricordare per me è che Vipassana, che significa insight, intuizione, non è raggiungere uno stato mentale di calma e rimanere immobile e tranquillo mentre si medita. Questo è sicuramente un risultato positivo frutto del giusto sforzo, ma qualcosa di temporaneo. Quel che è fondamentale è riuscire a vedere equanimamente quel che sei durante ogni stato mentale.

Stasera sono distrutto dalla stanchezza, il mio livello di attenzione e concentrazione è stato mediamente basso per tutto il giorno e al contrario, il livello di sofferenza fisico mentale è stato alto. Come insegnano a Oxford “lots of shit going out”, un casino di merda che sto buttando fuori. Sono stato però cosciente dei miei stati d’animo per quasi tutto il giorno e ho evitato di aggiungerci rabbia e frustrazione. Per questo sento che è stata un’altra giornata molto produttiva.