parts unknown

Parts Unknown from the orto of my casita

Perchè si è suicidato Anthony Bourdain? Lo sto chiedendo a Google da 3 giorni, ma fatico a trovare un abbozzo di risposta. Troppe parts unknown. Ma perchè dovrebbe importarmi poi? (Si, mi importa, eccome).

 

Travel isn’t always pretty. It isn’t always comfortable. Sometimes it hurts, it even breaks your heart. But that’s okay. The journey changes you; it should change you. It leaves marks on your memory, on your consciousness, on your heart, and on your body. You take something with you. Hopefully, you leave something good behind. – Anthony Bourdain 

Viaggiare non è sempre bello. Non è sempre comodo. A volte fa male, a volte ti spezza il cuore. Ma va bene così. Il viaggio ti cambia, dovrebbe cambiarti. Ti lascia impronte sulla memoria, sulla tua coscienza, il tuo cuore e il tuo corpo. Ti porti qualcosa con te. E speriamo, lasci qualcosa di buono alle tue spalle.

L’ultima notte che ho passato in Vietnam, nella solitudine della serata passata all’Hotel dietro l’aeroporto, (scelto perchè non volevo alzarmi alle 5 per viaggiare un’ora dal centro di Hanoi), accesi la tv e mi imbattei, quando il caso dice la combinazione, in un programma ambientato in un ristorante di Hanoi.

Riconobbi subito Barack Obama. Mentre con la faccia di quello che era seduto con lui e gli faceva da guida, avevo poca familiarità. Avevo sentito parlare di Anthony Bourdain, e probabilmente avevo visto anche un paio di volte uno dei suoi programmi di viaggio. Era lui quello che mangiava vermi fritti in Laos? Non ne sono sicuro e non importa molto.

So che si è impiccato in un hotel di Parigi 3 giorni fa, e che la mia bolla sociale me lo ricorda ogni paio d’ore. Proprio durante un week end che ho passato in cucina a fare esperimenti con il Bimby Thermomix, che potrò usare a piacimento per il prossimo mese.

Bourdain confidential

Dagli inviti a chiedere aiuto per chi soffre di depressione, alle citazioni (compresa quella sopra riportata che ho copiato da May, un’amica, guarda caso, vietnamita), Anthony Bourdain è stata una presenza inquietante nella mia mente, tanto da forzarmi a scriverne.

Non so se la mancanza di ipotesi sul suicidio (che pare certo, quanto insiegabile, visto che le persone che hanno passato con lui le ultime ore in Francia non avevano avuto nessuna avvisaglia di malessere) sia dovuta alle nuove regole giornalistiche che sconsigliano ogni dettaglio che possa ispirare imitazione.

Certo che, parafrasando una delle sue trasmissioni di successo, ci sono diverse parti sconosciute in questa storia.

Parts Unknown

no reservationpane fatto in casa

Meglio partire allora dalle parti conosciute, scoperte in questi tre giorni

  1. Anthony Bourdain aveva 61 anni, ma fino a 44 anni, quando raggiunse il successo con il libro “Kitchen confidential” da cui fu tratto il suo primo show televisivo, era perennemente indebitato, tanto da essere in arretrato di 10 anni di tasse.
  2. Infatti ha sempre avuto problemi di alcoolismo, droghe e depressione, fino a qualche anno fa.
  3. Poi ha scoperto lo ju-jtusi, grazie alla sua ex moglie, la italiana (come la sua ultima compagna Asia Argento) Ottavia Busia, ex combattente di MMA. E quindi adesso aveva un fisico fantastico e abitudini di vita molto più sane. Il che rende ancora più sorprendente il suo gesto.
  4. Qualcuno ha notato un trend di suicidi per esaurimento tra gli chef, pare per lo stress di troppe ore di lavoro e l’affinità ad attaccarsi alla bottiglia per chi sta tutto il giorno in cucina.
  5. Fatico a trarre delle conclusioni da questa storia. A parte il fatto che tutti abbiamo un lato oscuro e demoni con cui convivere più o meno sepolti.
  6. E che se anche personalmente lo avevo seguito molto poco, il suo amore per i viaggi e la cucina, soprattutto nei posti più impensabili, è qualcosa che lo accumunerà per sempre allo Chef Phony Gustavo.