Ero in quarta superiore e non ricordo come maturò la decisione di quel viaggio, nè come venni a sapere che esisteva un biglietto di treno che ti permetteva di girare per un mese sui treni di tutta Europa.

caption=“i bei tempi quando l’Interrail era l’Interrail

Fatto sta che nonostante le mie uniche esperienze fuori confine fossero le scappatelle nella Svizzera italiana (che essendo a mezzora di treno dalla Stazione Centrale, che era a 5 minuti a piedi da casa mia, risultava più accessibile che attraversare Milano in bus), e la indimenticabile gita scolastica ad Amsterdam, nella quale ci ammazzammo tutti di droghe al punto che il primo giorno stabilii il record personale mai più battuto di 20 canne e 6 cylum, l’Europa mi chiamava.

Ricordo che lavorai tutto giugno e luglio per guadagnare qualcosa più del milione e mezzo di lire che mi costò il mese a zonzo per le principali città europee.

Dopo la prima interlocutoria fermata a Ginevra, il primo momento memorabile fu a Monaco di Baviera, dove mio nonno materno si era trasferito prima che nascessi e che conobbi così per la prima volta.

Parigi fu il posto che mi piacque di più.