Vagabonding around the World

Traveller profiles: Daniele Besana, besugo, besalsa

Daniele Besana scopre il ceviche peruano

Dove posso aver conosciuto Daniele Besana, besugo, besalsa se non a Cali, capitale mondiale della salsa? Daniele ha lasciato da un paio di mesi il suo lavoro di consulente informatico pagato diverse migliaia di euro al mese più i viaggi in business class e nonostante dovesse presentarsi in ufficio solo un giorno a settimana, per la sua inarrestabile passione per la Settimana Enigmistica e al gioco “unisci i puntini”.

Da quando ha lasciato il lavoro Daniele sembra caduto nella busy trap: sembra molto più impegnato di prima, a giudicare dalla frequenza delle chat e dal tempo che ci ha messo a rispondere a questa intervista. Ma finalmente ho le risposte, che potrebbero cambiare la vita di molti, a cominciare dalla tua! Eccole:

1) Che differenza trovi tra il viaggio e il vagabondaggio? Quanto ti consideri un viaggiatore e quanto un vagabondo?

Un viaggio é un termine generale, puó essere d lavoro o di piacere, puó essere in business class o in ostello, puó essere pianificato alla perfezione o lasciato al caso.
Il vagabondaggio invece mi pare identificare uno stile di viaggio: spartano, frugale, leggero, rilassato e magari anche randomico.
Ho sempre associato la figura del vagabondo all’idea dello straccione senza casa, che cammina col bastone in spalla ed il fazzoletto con dentro quel poco che ha.
Una figura che mi é sembrata negativa per molti anni, impegnato com’ero a rincorrede un lifestyle predefinito senza sapere perché, e che invece ora mi sembra molto genuina.
Io mi considero… un camaleonte del viaggio.
L’anno scorso ho alternato viaggi di lavoro & hotel 5 stelle con vagabondaggio in Colombia & dormitori in ostello.
Ma lo spirito é sempre curioso e sperimentale, in ogni situazione!

Daniele e Clach si riparano dal freddo amazzonico

2) Qual è la lezione più grande che ti ha insegnato viaggiare.

Mi ha insegnato la gioia del viaggiare con un bagaglio leggero, rappresentazione simbolica del vivere in modo semplice e senza troppi sfarzi.

3) Descrivimi la tua giornata di oggi

Come tutte le mattine da quando ho lasciato il posto fisso, ho iniziato la giornata con una bella camminata in Vondelpark, il mio parco preferito in Amsterdam.
L’attivitá fisica non solo mi fa sentire meglio ma mi dá tanta energia per il resto della giornata.
Rientrato a casa mi son premiato con una bella doccia fredda ‘navy style” e una buona colazione con latte di soia e cereali.
Il resto della mattina l’ho passato lavorando sui miei business e bevendo molta acqua.
Ultimamente mi viene fame piú presto, infatti a mezzogiorno in punto ero giá lí col marmittone di insalata da farcire a piacere.
Il pomeriggio l’ho passato lavorando, fino alle 5 quando, complice il sole che é un ospite non troppo frequente da queste parti, sono uscito per incontrare un amico per una biretta.
Cena non molto diversa dal pranzo, e ora son qui a scrivere.
Insomma si capisce che non sono in viaggio, ma sto preparando il terreno per un futuro molto mobile…

Daniele pensa a come unire i puntini…

4) Lo so che è una domanda scontata, ma è un po’ come la pizza margherita: è sempre buona. Dimmi Il luogo (paese, città, o quel che lè) più amato e quello più odiato e perchè?

Il piú odiato, ma odiato in senso buono, credo sia stato Dubai. Semplicemente perché rappresenta tutto quello che non mi interessa piu: la corsa al denaro, il consumismo, il classismo, l’apparire, la falsitá che trovi nell’erba e nella neve artificiali… tutte cose che mi sembrano riflettersi nei suoi abitanti importati.
Il piú amato… premetto che di posti da vedere ne ho ancora tantissimi, peró é un testa a testa tra Cali e Tel Aviv, per cui per evitare ingiustizie dico Amsterdam, che é un posto talmente figo ma talmente figo che ancora non me ne sono andato dopo ben 6 anni!
Perché? Perché è semplice come andare in bicicletta, un’attività che qui si fa costantemente; perché l’equilibrio lavoro/vita personale è fantastico e perché è in una nazione organizzata, efficiente dove si vive bene. Se sopporti i pochi Olandesi in giro.

5) Dimmi il viaggio che sogni da una vita e che non hai ancora fatto.

Non ne ho uno, semplicemente perché ho scoperto la passione per il viaggiare relativamente tardi… però ora ho in testa il Messico ed il Sud-Est Asiatico.
Ho desiderato per tanto tempo un bel viaggio in moto in giro per l’Europa, ma ora mi attrae molto meno… sará un effetto della frugalitá?

Daniele nella sua “signature salsa move

6) Dimmi i tuoi 3 siti/blog di viaggio preferiti.

Ovviamente quello di Cloudio, perche é un viaggiatore ed uno scrittore vero!
Altri 2 che seguo piú o meno regolarmente sono:
www.baconismagic.ca
www.gobackpacking.com

7) Basta parlare di te, parliamo un po’ di me. Definisci il clach viaggiatore in 3 righe
Generoso, accondiscendente, agevole. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che non verranno MAI usati per definire Clach. Ma per chi come me, con un pó di pazienza, é riuscito a passare del tempo con Clach senza mandarlo o essere mandato al diavolo, il ricordo di una persona fuori dalle righe, idealista e vagabonda nell’animo resterá indelebile.

E con questa conclusione da libro cuore, anche se Daniele mi dà dell’ingeneroso nonostante l’ho invitato all’inaugurazione della mia casa a Cali, a venire con me in Amazzonia, senza parlare di tutti i deep insight che gli ho dato..non ti preoccupare, sto scherzando BeSalsa, grazie e continua così!

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  1. Grazie mille per l’intervista Claudio, sono lusingato da cotanta generositá! 🙂

  2. Finalmente ho trovato tempo, tra un business e l’altro, di postare la news della intervista sul blog:
    http://www.danielebesana.com/blog/life/interviewed-clach

    🙂 Ciao!

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