Vagabonding around the World

Traveller profiles: Lucia Pedroni

Lucia sul Huayna Picchu

Ho conosciuto LuciaLago, conosciuta anche come Per il mondo- Non solo Tenerife grazie al tripforum, nell’Ottobre 2010. Lei originaria del Lago Maggiore, io ai tempi vivevo sul lago di Como..ci siamo incontrati sul lago di Lugano durante una Fiera e poi visti per un po’ fino assaporando la roboante vita del frontaliere, fino a che entrambi, casualmente siamo partiti lo stesso giorno con destinazione America Latina.
La qualità migliore di Lucia, a mio avviso, è che ama i Modena City Ramblers.

1) Che differenza trovi tra il viaggio e il vagabondaggio? Quanto ti consideri un viaggiatore e quanto un vagabondo?

In generale il termine “Vagabondo” viene attribuito a qualcuno che non sa bene ciò che vuole dalla sua vita. Fondalmentamente è infelice, viaggia sempre in cerca di un qualcosa ma non sa cosa. Si lascia trasportare dalla strada, trovando la felicità apparente nello spostamento, sempre… per anni e anni. Non capisce che quel qualcosa si trova dentro se stesso.

Io mi sento una vagabonda durante il viaggio …
Parto per qualche mese…e vago senza una meta precisa, mi godo la strada e gli spostamenti.

2) Qual è la lezione più grande che ti ha insegnato viaggiare.
Il viaggio mi ha insegnato ad essere libera.

3) Descrivimi la tua giornata di oggi
Sono a Barcellona, di ritorno in Italia dopo 5 mesi a Tenerife.
Stamattina mi sono svegliata alle 5, dei miei amici mi hanno portato in aeroporto, gli ultimi 5 km ho dovuto farli in Taxi perchè quasi ci va a fuoco la macchina in Autostrada. Poi in aeroporto, una ben nota compagnia aerea low cost non ha fatto partire un mio amico con il quale dovevo viaggiare fino a Barcellona, per le sue stupide causole e regole nascoste, talmente ben nascoste che non riesco a trovarle.
Insomma, non ci si annoia.

4) Lo so che è una domanda scontata, ma è un po’ come la pizza margherita: è sempre buona. Dimmi
Il luogo (paese, città, o quel che lè) più amato e quello più odiato e perchè?

Odiare… non conosco il significato di questa parola… Anche se ho avuto esperienze negative, ho avuto paura o mi sono annoiata non me la sento di dire che odio un luogo…, per niente. Anzi, ogni esperienza negativa è stata una lezione di vita e pertanto la ricordo positivamente.
La verità è che ho amato tutti i posti in cui sono andata, chi più o chi meno per la quantità di emozioni che mi hanno suscitato.. e per la gente con cui ho condiviso il viaggio.

I ricordi migliori e le emozioni più forti sono legate alle prime esperienze. In generale ciò che più mi emoziona non è tanto la bellezza del paesaggio, quanto la gente, le differenze culturali e sociali, il cibo, il confronto con la gente.

Se proprio vuoi dei nomi posso dirti:

Viaggio più emozionante: Nepal (in quanto primo viaggio)
Viaggio meno emozionante: Australia.

Non fatevi ingannare dalla prospettiva: Lucia non è così piccolina, sono i bambini nepalesi che sono alti!


5) Dimmi il viaggio che sogni da una vita e che non hai ancora fatto.
Tibet preinvasione cinese. Un viaggio che non farò mai ma che sogno da quando ho 15 anni, dopo aver letto il libro “7 anni in Tibet”.

6) Dimmi i tuoi 3 siti/blog di viaggio preferiti.
Non seguo costantemente, leggo ogni tanto le avventure dei Tripforumisti come te.

7) Basta parlare di te, parliamo un po’ di me. Definisci il clach viaggiatore in 3 righe
Trottola impazzita che sta cercando di capire cosa vuole dalla vita e dai rapporti con le persone. In teoria sembra riuscirci… in pratica non lo so… 😉

Buon viaggio hermana querido
e buon cammino ovunque tu vada
forse un giorno potremo incontrarci
di nuovo lungo la strada.

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Mai thai: 3 mesi tra Thailandia, Malesia e Indonesia

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Photo: Japan SPA uniform

  1. Nono, i bambini non sono nepalesi, guarda bene! 🙂

  2. Indonesiani forse ?

  3. secondo me sono bambini Watussi per farti apparire così piccolina 🙂

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