Vagabonding around the World

Youth, la giovinezza mia e quella di Sorrentino

Paolo Sorrentino, 45 anni il 31 maggio

Paolo Sorrentino, 45 anni il 31 maggio

L’altro giorno sono andato a vedere Youth-Giovinezza, l’ultimo film di Paolo Sorrentino. Premesso che sono un fan del regista napoletano, anche se purtroppo l’ho visto doppiato in italiano, anche se forse dovrei darmi più tempo per assimilare certi simbolismi, questo è probabilmente il suo film meno bello.

Ma questo è un blog sui miei viaggi, non di critica cinematografica, quindi perché ne parlo?
Partirei dal fatto che Paolo Sorrentino, che sta per compiere 45 anni, è di fatto mio coetaneo. Non si direbbe, vero?

Chi lo direbbe ci sono 16 mesi di differenza tra questi due?

Chi lo direbbe ci sono 16 mesi di differenza tra questi due?

Ok, è 16 mesi più vecchio, ma tengo a far notare che in questo collage la sua foto è del 2008, la mia di questo mese, maggio 2015.

Ne “la grande bellezza”, la cui scena iniziale del party avrò visto un centinaio di volte e invito tutti a riguardarsi adesso:

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/la-grande-bellezza-vince-ai-bafta-la-scena-clou-del-party/156113/154608

Sorrentino fa dire al mitico Jep Gambardella:

“Quando, da giovane, mi chiedevano: cosa c’è di più bello nella vita? E tutti rispondevano: “la fessa!”, io solo rispondevo: “l’odore delle case dei vecchi”. Ero condannato alla sensibilità!”

Invece in Youth – la giovinezza, nonostante due grandi vecchi come Michael Caine e Harvey Keitel, l’estetica sorrentiniana dell’uomo in più, del Divo, delle conseguenze dell’amore è portata a simbolismi difficili da interiorizzare al di là della patinata bellezza di Miss Universo. Non arrivo alla stroncatura kitsch di Goffredo Fofi, probabilmente perché con l’età uno si ammorbidisce, però..

Il Paolo ci viene in aiuto con questa dichiarazione:

«Il tempo è l’unico soggetto possibile», ha dichiarato Paolo Sorrentino a Cannes, «l’unica cosa che veramente ci interessa: quanto passa il tempo e quanto ce ne rimane. A qualsiasi età se si riesce a mantenere uno sguardo sul futuro si può essere giovani. È un film molto ottimista»

Tra vent’anni.. diceva Mark Twain

Ok, ma cosa c’entra tutto questo coi viaggi e soprattutto i viaggi di clach? Se non ci sei ancora arrivato l’unica speranza è affidarti al generatore automatico di scene dal prossimo film di Paolo Sorrentino.

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  1. Appena uscito dal cinema ho pensato le stesse cose che hai scritto, poi però col passare dei giorni la mia posizione è un po’ cambiata. Primo, forse sono io che mi ci sono abituato, in fondo Sorrentino fa (molto bene) quella cosa li e non dimentichiamo che il suo forte sono montaggio e fotografia. Secondo, è difficile se non impossibile replicare un successo dopo aver vinto un oscar, i precedenti parlano chiaro, da Benigni a Salvatores passando per Fellini. Terzo, forse è una mia interpretazione ma questo mi pare un film pensato, voluto e soprattutto pagato per un mercato estero, concordo al 100% che questo più di altri meriterebbe la versione originale.Quarto e ultimo, secondo me l’ intero film è il famoso ultimo film del vecchio regista/Harvey Keitel.

    • Non ho capito il quarto punto. Comunque il punto è che Sorrentino è fisicamente molto più vecchio della sua età, al contrario di me 🙂

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