Tra una cosa e l’altra quando lasciamo Pai sono le due del pomeriggio. Mi bastano pochi minuti per rendermi conto che Francesco in moto è lento. Ma lento. Ma lento, che al confronto andava più veloce Tripluca con Lek e uno zainone più grande di lei alle spalle.
Ci mettiamo tre ore per arrivare al bivio di Ban Mae Malai, sulla strada che porta da Chiang Mai a Chiang Rai: avevo fatto lo stesso tragitto solo due settimane prima mettendoci non più di due ore. Al bivio per giunta sbaglio strada e mi inerpico su una stradina sterrata e piena di buche per quasi 10 km, prima di rendermi conto dell’errore e fermarmi per aspettare Francesco che arriva diversi minuti dopo.
Mese: Gennaio 2012 Pagina 1 di 2
Non so se dare la colpa alle difese azzerate per via del cortisone preso per curare un’infiammazione all’orecchio, souvenir delle partite a Pitch and Putt con mio cugino nel vento gelido di Bath a febbraio, o a quel Pad Thai che mi aveva fatto stare male solo qualche giorno prima in quel nuovo ristorante a Santitham. Oppure a quella salsa di arachidi condimento forse inutile di quella mega insalata divorata in quel ristorante-guesthouse sempre pieno di gente in fronte alla Muslim Bakery di Pai o chissà quel bicchiere d’acqua proveniente da chissadove che ci hanno servito dopo il gelato nel bar accanto a Apple-Pai quel maledetto giovedì.
Il criterio per considerare un paese visitato per me è quando passi i controlli doganali e spendi almeno 4 ore nel paese.
Di primo acchito avrei detto “dove ho dormito almeno una notte”, ma ci sono paesi dove non c’è bisogno di dormire o non è nemmeno possibile (Vaticano?).
La mia lista dei paesi visitati o attraversati, ma senza dormirci include: Montecarlo, San Marino, Vaticano, Belize e Curacao (Antille Olandesi).
visited 62 states (27.5%)
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