Vagabonding around the World

Mese: Gennaio 2012 Pagina 1 di 2

3. Run, Visa Run

Tra una cosa e l’altra quando lasciamo Pai sono le due del pomeriggio. Mi bastano pochi minuti per rendermi conto che Francesco in moto è lento. Ma lento. Ma lento, che al confronto andava più veloce Tripluca con Lek e uno zainone più grande di lei alle spalle.
Ci mettiamo tre ore per arrivare al bivio di Ban Mae Malai, sulla strada che porta da Chiang Mai a Chiang Rai: avevo fatto lo stesso tragitto solo due settimane prima mettendoci non più di due ore. Al bivio per giunta sbaglio strada e mi inerpico su una stradina sterrata e piena di buche per quasi 10 km, prima di rendermi conto dell’errore e fermarmi per aspettare Francesco che arriva diversi minuti dopo.

2. Notte di scariche e compresse


Non so se dare la colpa alle difese azzerate per via del cortisone preso per curare un’infiammazione all’orecchio, souvenir delle partite a Pitch and Putt con mio cugino nel vento gelido di Bath a febbraio, o a quel Pad Thai che mi aveva fatto stare male solo qualche giorno prima in quel nuovo ristorante a Santitham. Oppure a quella salsa di arachidi condimento forse inutile di quella mega insalata divorata in quel ristorante-guesthouse sempre pieno di gente in fronte alla Muslim Bakery di Pai o chissà quel bicchiere d’acqua proveniente da chissadove che ci hanno servito dopo il gelato nel bar accanto a Apple-Pai quel maledetto giovedì.

Riflessioni sulla Via francigena

1. Quell’angolo di Pairadiso

Ho scritto questo racconto diario di viaggio nel luglio 2009 e lo ripubblico qui

Pai,Thailandia, un angolo di Paradiso


Checché ne dicano certi travellers di lungo corso, puristi e un po’ snob, pronti a rinnegare qualsiasi posto da loro scoperto appena entra nel radar del backpacker medio, quello ancora dipendente dalla Lonely Planet, anche oggi Pai rimane un luogo incantato. Cresce forse troppo rapidamente, ma è ancora ben lontano dal turismo di massa, e al momento sembra la sintesi quasi perfetta tra la bellezza naturale del luogo e la ricca offerta di servizi e ammenicoli che rendono agiata la vita al farang.

Quanto mondo avete visto?

Il criterio per considerare un paese visitato per me è quando passi i controlli doganali e spendi almeno 4 ore nel paese.

Di primo acchito avrei detto “dove ho dormito almeno una notte”, ma ci sono paesi dove non c’è bisogno di dormire o non è nemmeno possibile (Vaticano?).

La mia lista dei paesi visitati o attraversati, ma senza dormirci include: Montecarlo, San Marino, Vaticano, Belize e Curacao (Antille Olandesi).


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