Nel 2019 tre mesi in Africa e il resto del tempo in Europa, eccetto la parte del tempo in Turchia in cui ho viaggiato nella parte asiatica. Sono stato in 12 nazioni, 4 delle quali non avevo mai visitato prima.

Per fortuna viviamo nel tempo presente. Così ci sono voluti questi giorni di vacanza di fine anno, a ricordarmi che, anche se da Ottobre sono tornato a fare una vita da residente e ormai mi sento così immerso in questa nuova vecchia realtà che questo blog è andato naturalmente in ibernazione, in realtà, anche questo 2019 che si sta concludendo, è stato un anno nomade e pieno di viaggi a tutti gli effetti.

L’anno è cominciato a Bollate, dopo aver lasciato il lavoro di Lisbona e il Portogallo. Ma già il 14 gennaio ero su un aereo che mi portava nell’Emisfero Sud, a conoscere un po’ d’Africa, il Continente dimenticato in questi anni di nomadismo.

Nel raccontare questi tre mesi di Africa del Sud, la parte del leone (metafora non fu mai più azzeccata!) l’ha fatta indubbiamente il Sudafrica. Ma sono riuscito anche a conoscere il Lesotho (una vera toccata e fuga), il Botswana (un week end lungo) e soprattutto lo Swaziland. Che anche se adesso ufficialmente si chiama Eswatini, i locali continuano a chiamare Swaziland e che è stato sicuramente uno dei posti con i ricordi più piacevoli di quest’anno di viaggi.

Nel raccontare le mie peregrinazioni africane ho sperimentato con i Podcasts. Brevi audio a gorni alterni, in cui ho perso presto la voglia, anche per mancanza di feed back. Ne ho riascoltato qualcuno mentre scrivevo questo report, e bah, potevo davvero fare di meglio..

In ogni caso è divertente e istruttivo ripostare tutti i titoli, per farsi un’idea di quel che ho passato.

Sudafrica 2019: si parte!
Johannesburg, guida all’arrivo
Costo della vita a Johannesburg
Sani Pass, Lesotho
Pietermaritzburg e i bus in Sudafrica
Il lungomare di Durban e il Bunny Chow
I cercopitechi, ovvero le scimmie con le balle blu
Haircut a 65 centesimi
L’influenza portoghese in Sudafrica
Cape Doctor, il terribile vento di Cape Town
Bo Kaap, Cape Town Malay
Muizenberg e Simon’s Town: il Sud della penisola del Capo
Boulder, i pinguini e la spiaggia segreta
Kirtsenbosch, i giardini botanici più belli del mondo?
Non sei stato a Cape Town, se non sei salito sulla Table Mountain
East London, South Internet
Un mese di viaggio
Hogsback, away with the Ferries
Coffee Bay, Coffee Shack
Amapondo, Port St Johns
Umzumbe, Mantis and Moon

Ho purtroppo interrotto i Podcast dopo l’infelice esperienza alla Farm di Groot Marico, intervallata da quella non molto migliore del week end a Gaborone, capitale del Botswana. Lasciando quindi purtroppo senza resoconti, se non il report mensile Marzo 2019. Groot Marico e Swaziland, anche la parte finale tra lo Swaziland e il Kruger Park, che invece rientra tra i giorni più memorabili.

Leoni, Kruger Park

Ho trascorso la prima settimana di Aprile tra Johannesburg e Pretoria, ultimi scampoli di Sudafrica, per tornare a Bollate il resto del mese, con l’eccezione di due gite giornaliere a Lugano e Torino, per scrivere due guide di viaggio. Unico racconto del mese il report Aprile 2019: Kuger Park, Bollate, Lugano, Torino.

E arriviamo così a Maggio, che è stato forse il mio mese preferito dell’anno, almeno in termini di viaggi. Perchè? Perchè per almeno tre settimane ho realizzato il sogno di fare lo scrittore di guide. Il mio vagabondare per la Turchia, con appendice in Bulgara, infatti è stato pagato quasi interamente dalle guide che ho scritto per Skyscanner. Purtroppo le ultime, perchè il progetto a cui ho collaborato per quasi tre anni, è finito lì.

Posti turchi, è il titolo del report mensile che gli ho dedicato, e davvero ho approfittato di quei giorni a zonzo tra posti meravigliosi, a provare bar e ristoranti e godere della sempre fantastica ospitalità turca. Anche se come effetto collaterale sono ingrassato almeno 4-5kg solo in quei giorni.

Dalyan, Turchia

A giugno ho fatto il mio ultimo viaggio fino alle vacanze natalizie. Doveva culminare con la visita della Bielorussia, l’unico paese europeo insieme all’Islanda in cui non sono mai stato, ma dopo qualche problema di visto alla frontiera polacca, ho passato la gran parte del tempo nell’Ucraina occidentale, soprattutto Lviv, e quindi sono tornato in Italia passando per Debrecen in Ungheria. Quindi il titolo del report è POL, Ucraina, Ungheria.

Lviv, Ucraina

Prima di andare a Rimini ai primi di luglio, che è stata la mia base fino a fine agosto, grazie a un amico che mi ha messo a disposizione la casa in cambio di prendermi cura (con molto piacere) della sua gatta, la bilancia aveva sfondato i livelli di guardia, quindi la priorità 1 dell’estate è stata quella di perdere peso. Così per la prima volta in vita mia ho cominciato a contare le calorie, ho abolito la colazione e cominciato a praticare il digiuno intermittente. Questo il mio report dopo le prime due settimane.

Rimini, San Giuliano

Ha funzionato alla grande tanto che il mio report mensile lo ho titolato Luglio: Rimini con 6kg in meno.  Da Rimini ho fatto diverse escursioni giornaliere, che hanno prodotto il Dove e cosa mangiare a Riccione.  Particolarmente belle sono state quelle con l’associazione Palla Rotonda di Pesaro, soprattutto il week end sui Monti Sibillini. Il report di agosto lo ho titolato Rimini e dintorni.

A settembre sono stato di base ad Arese, e prima di tornare a lavorare ho fatto a tempo a vedere la panoramica dei film di Venezia, a cui è dedicato l’ultimo vero post che ho scritto su questo blog: le vie del cinema sono infinite.

Poi dal 4 ottobre ho cominciato il lavoro 3.765 del mio personalissimo cv, professore di italiano e storia tra Gallarate e Somma Lombardo, trovando casa a Cardano al Campo. Ironicamente vivo e lavoro a fianco dell’aeroporto di Malpensa, ma l’unica volta che mi è capitato di volare in questi tre mesi è stato da Orio al Serio.

Parco Ticino, nei pressi di Cardano al Campo

Sono stati tre mesi molto, troppo piovosi, in cui ho fatto pochissime esplorazioni fuori dalla routine casa/lavoro.  Il 22 Dicembre sono partito per Malta, dove mi trovo adesso e ci rimarrò fino alla fine di queste vacanze natalizie.

Nel frattempo il blog è andato in coma e gli unici post pubblicati sono state le selezioni di foto che sono andate a comporre i sempre più prestigiosi calendari 2020 dei viaggi di clach.

Mai dire mai, ma per i prossimi anni mi aspetto di poter fare viaggi veri solo ed ahimè, eventualmente, durante le vacanze scolastiche.