Vagabonding around the World

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MEDITA-DIARIO: 5. Il 2° giorno

Osho Rashneesh

8) Mi alzo alle 4 del mattino senza problemi. E senza problemi di sonno tiro fino al pranzo delle 11. Il pomeriggio però è duro duro. Non ce la faccio proprio a stare sveglio durante le sessioni di meditazione seduto, per fortuna si cammina parecchio.

MEDITA-DIARIO: 4. Il 1° giorno

Buddha sotto l’albero, riceve l’illuminazione. E tu? E io?


Nell’ultimo capolavoro di Luis Malle prima di morire poche settimane dopo nel 1994, Zio Vania sulla 42esima strada, un gruppo di attori di ritrova in un decadente teatro di Broadway a provare l’opera di Checov. Li vedi arrivare vestiti normali, iniziano a chiacchierare e non ti rendi conto immediatamente quando finiscono i saluti e quando cominciano le prove delle recite.

MEDITA-DIARIO: 3. il programma quotidiano

Ogni mattina alle 4, svegliati al tocco di campana

Escluso il primo giorno dove c’è solo un discorso alle 13 e poi l’inizio vero del ritiro alle 18.30, il programma dai giorni 2 a 9 è rigidamente il seguente (qualche cambiamento il giorno 9). Il 10 giorno il ritiro finisce alle 10.30.

MEDITA-DIARIO: 2. fare pace col passato

Vista da Wat Khao Tham, il monastero dove ho fatto il ritiro

Sono arrivato a Ko Phangan due giorni prima dell’inizio del ritiro. Anche se la notte precedente l’ho spesa comunque nel monastero di Wat Khao Tham, preparandomi fisicamente e mentalmente a quello che mi aspettava, ho avuto abbastanza tempo per l’esperienza catartica che mi ero prefisso, rivivere le tante piccole cose quotidiane di mesi vissuti qui e testare l’effetto che mi facevano ad anni di distanza.

MEDITA-DIARIO: 1. prologo, il ritorno a Ko Phangan

Da quando avevo lasciato Ko Phangan sentivo di “DOVER” tornare sull’isola, come chi era fuggito dall’isola di LOST


Lasciai Ko Phangan ai primi di Aprile del 2009 in modo traumatico. Dopo 4 mesi idilliaci, un tempo che sembrava non dovesse finire mai tanto mi sentivo beato e realizzato praticando yoga ad Agama, all’improvviso, durante il ritiro di meditazione “Hridaya”, decisi che era ora di di andarmene e non tornare, nonostante avessi si un biglietto aereo di uscita di li a pochi giorni, ma anche uno di ritorno dall’Italia a fine mese, e 200 euro già impegnati come acconto per il corso intensivo di 3 mesi per insegnanti di yoga, che non ho mai fatto.

Ko Samui: paradiso perduto

Chaweng oggi. Avrei voluto esserci quando non c’era Pizza Hut

Chaweng – A volte bisogna avere il coraggio di essere impopolari. Parlavo stamattina con la ragazza che lavora all’internet cafè, mentre aspettavamo insieme che tornasse la corrente elettrica sull’isola, saltata durante il temporale. Lei vive a Ko Samui da 4 anni e mi ha detto che qui dove stavamo parlando ora, nel sud della popolare spiaggia di Chaweng, non c’era praticamente nulla di quello che si vede adesso.

Un ritiro di meditazione in Thailandia

Mentre nei giorni scorsi ripubblicavo il diario del mio primo viaggio in Thailandia, ero di nuovo nella mia amata Ko Phangan per un ritiro di 10 giorni di meditazione. E’ stato il mio 4° ritiro e sicuramente il più benefico di quelli che ho fatto finora.
Nei prossimi giorni metterò on line il diario che ho tenuto durante il ritiro, intanto metto una foto di quello che era il mio alloggio.

My Thai: Mangiato dalle sand-flies a PCB

Trang – Eccomi tornato a Thailandia. L’ultima giornata con Aicha prima di separare le nostre strade (io di ritorno in Thailandia lei verso l’Indonesia) con la promessa di rivederci a fine agosto a Bali, è stata idilliaca. Siamo andati alla spiaggia di PCB, a 8km da Kota Bharu,

My Thai: Krabi, East Rai Lai beach

Dopo una levataccia (sveglia alle 5.30) e 9 ore di viaggio sono arrivato a Krabi per uno stop-over di 2-3 giorni sulla via delle isole Perenthian in Malesia. Rai Lay (che viene scritto in tanti modi diversi) beach è accessibile solo via mare, a circa 20 minuti di taxi boat.
Questo è il primo posto che vedo toccato toccato dallo Tsunami.

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