8) Mi alzo alle 4 del mattino senza problemi. E senza problemi di sonno tiro fino al pranzo delle 11. Il pomeriggio però è duro duro. Non ce la faccio proprio a stare sveglio durante le sessioni di meditazione seduto, per fortuna si cammina parecchio.
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Nell’ultimo capolavoro di Luis Malle prima di morire poche settimane dopo nel 1994, Zio Vania sulla 42esima strada, un gruppo di attori di ritrova in un decadente teatro di Broadway a provare l’opera di Checov. Li vedi arrivare vestiti normali, iniziano a chiacchierare e non ti rendi conto immediatamente quando finiscono i saluti e quando cominciano le prove delle recite.
Lasciai Ko Phangan ai primi di Aprile del 2009 in modo traumatico. Dopo 4 mesi idilliaci, un tempo che sembrava non dovesse finire mai tanto mi sentivo beato e realizzato praticando yoga ad Agama, all’improvviso, durante il ritiro di meditazione “Hridaya”, decisi che era ora di di andarmene e non tornare, nonostante avessi si un biglietto aereo di uscita di li a pochi giorni, ma anche uno di ritorno dall’Italia a fine mese, e 200 euro già impegnati come acconto per il corso intensivo di 3 mesi per insegnanti di yoga, che non ho mai fatto.
Mentre nei giorni scorsi ripubblicavo il diario del mio primo viaggio in Thailandia, ero di nuovo nella mia amata Ko Phangan per un ritiro di 10 giorni di meditazione. E’ stato il mio 4° ritiro e sicuramente il più benefico di quelli che ho fatto finora.
Nei prossimi giorni metterò on line il diario che ho tenuto durante il ritiro, intanto metto una foto di quello che era il mio alloggio.
Dopo una levataccia (sveglia alle 5.30) e 9 ore di viaggio sono arrivato a Krabi per uno stop-over di 2-3 giorni sulla via delle isole Perenthian in Malesia. Rai Lay (che viene scritto in tanti modi diversi) beach è accessibile solo via mare, a circa 20 minuti di taxi boat.
Questo è il primo posto che vedo toccato toccato dallo Tsunami.