cercare alloggio in viaggio

Hotel abbandonato, barranco di Azujae

Bei tempi quando per cercare alloggio in viaggio bastava arrivare sul posto, trovare la zona turistica, farsi un giretto e scegliere una sistemazione per la notte. In Europa, sopratutto in alta stagione, è diventato quasi impossibile. Bisogna imparare a prenotare. 

La Canarie scoppiano

Mi trovo da quasi un mese a Las Palmas. Per quasi tre settimane ho fatto il volontario in un ostello. Ma dopo aver litigato con la padrona schiavista me ne sono andato. Così mi sono ritrovato a dover cercare sistemazione all’ultimo momento per le prossime due settimane.

L’isola è strapiena, si fa davvero fatica a trovare un letto. Ogni giorno all’ostello arrivavano persone disperate in cerca di un tetto. Tanti passano le notti in spiaggia, ma la notte è umida e fredda. In situazioni così è importante sapere come cercare alloggio in viaggio.

Qui non è come in Asia o America Latina. Cercare sul posto non è opzione congeniale. Bisogna organizzarsi e sapere usare internet, perché in Europa funziona ormai così.

Cercare alloggio in viaggio

La prima opzione allora è Booking.com, perché offre di gran lunga la scelta più ampia di alloggi e soprattutto la cancellazione gratuita delle prenotazioni nella maggioranza dei casi. La cancellazione gratuita ha un valore inestimabile, visto che consente di bloccare anche più di un alloggio e scegliere con calma.

Però non sono l’unico genio ad averci pensato. Lo fanno in tanti, forse già in troppi, e quindi finisce che i posti teoricamente disponibili si saturano in fretta. Ogni giorno che ho cercato per Gran Canaria, l’occupazione era superiore al 90%, con al massimo 1 o 2 opzioni sotto i 30€.

Certo ci sono tante scancellazioni o scancellazionamenti scancellati dell’ultimo minuto, per cui è paradossalmente più facile trovare all’ultimo minuto che con una o due settimane di anticipo. Però succede che intanto i posti non si trovano. O alla meglio si trovano a prezzi maggiorati.

Hostelz o Airbnb?

Quindi non ci si può limitare a Booking. Gli altri due canali che uso sono Hostelworld a Airbnb, Hostelworld è specializzato in ostelli, così come Hostels e Hostelbookers, che appartengono alla stessa Hostelworld. Qualche anno fa era il mio canale privilegiato, ma la minore scelta e flessibilità rispetto a booking gli hanno fatto perdere terreno.

Ho appena scoperto Hostelz, che è un motore di ricerca per ostelli, incluso lo stesso Booking. E di fatto è diventata la mia opzione n1 per gli ostelli.

Airbnb invece lo uso se cerco una stanza privata. Io odio Airbnb, per quella sua politica americana di aggiungere i costi del servizio dopo la prenotazione. Inoltre se il 15% della commissione che prende Booking è a carico di chi offre alloggio, nel caso Airbnb la deve pagare chi prenota.

Per cui una stanza che costa 20€ al giorno, ne costa altri 3€ di commissione. Sempre che non ci siano spese extra di pulizia stanza. Un bieco stratagemma che molti usano per avere un prezzo di base più basso e comparire più in alto nelle ricerche. Visto che nonostante di default tutti questi siti ordino i risultati per popolarità, la maggior parte delle ricerche sono ordinate per prezzo.

Però, nonostante i difetti, a volte su Airbnb si trovano stanze private al prezzo di un letto in ostello. O poco più. Per cui va tenuto in considerazione. Oppure puoi sempre dormire in posti come questo.

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