Un’altra tappa molto bella da Alvorge a Condeixa a Nova (21,8km), passando per Rabacal, il paese dei formaggi, Zambujal, il paese dei segnali strani e le rovine romane di Conimbriga, con pernottamento a Cernache.
Percorso da Alvorge a Condeixa Nova
Oggi c’era allerta forti piogge in tutto il Portogallo, quindi mi considero fortunato che, anche se per una volta ero pronto a mettermi in cammino alle 8, ho aspettato fin quasi le 9 e ho preso solo un paio di veloci inoffensivi scrosci sul cammino.
Tagliati di un paio di km sulla strada statale il bel percorso sui campi da Alvorge a Rabacal, fermatomi a gustare i famosi formaggi locali, sono passato per il paesino di Zambujal, dove i segnali del cammino di Santiago assurgono a forma d’arte e altri paesini assai gradevoli, fino ad arrivare alle rovine romane di Conimbriga, che stanco com’erano, ho saltato senza rammarichi.
Dopo 21,8km di strada e la tallonite che mi tormentava almeno da 5, ho preso un bus per Cernache, risparmiandomi 5-6km di sofferenza.
Le foto da Alvorge a Condeixa Nova
Pasti
Colazione al bar – ristorante di Alvorge: caffè+pastel di nata (1,3€). Sulla strada un caffè (0,6€) e il piatto di formaggi diviso (credo fosse 4,5€, ma per mancanza di monete ci ho messo solo 0,9€) a Rabacal con due olandesone + una formetta di formaggio di capra alle erbe (1,6€), poi un altro caffè al ristorante delle rovine di Conimbriga (0,7€). Cena con zuppa (1,5€) e pastel di carne (4,1€) a Cernache.
Pernottameno a Cernache
A Condeixa Nova non ci sono alloggi economici per pellegrini, per cui ho preso un bus (1,35€) per Cernache, dove ho dormito in un nuovo albergue, camerata da 6 divisa con l’architetto e un’americana, pagata 8€.
Momento ULTREYA del giorno
L’ho realizzato già due giorni fa, quando non sono riuscito a stare dietro all’austriaca incontrata 8km dopo Tomar, che era si partita un’ora prima di me, ma aveva sbagliato strada e quando l’ho incontrata aveva già camminato 5-6km più di me.
Ne ho avuto la riprova oggi, quando dopo avere incontrato le due olandesone con cui ho poi diviso il piatto di formaggio a Rabacal, e che mentre loro passeggiavano chiacchierando, io arrancavo a starle dietro, prima di perderle dopo la sosta formaggio.
Non sono solo l’ultimo a partire e l’ultimo ad arrivare, ma anche il più lento a camminare, nonostante divido la strada con pensionati e gente che non brilla per forma fisica. Sarà solo colpa dello zaino troppo pesante? O del fatto che mi piace fermarmi a fare foto, parlare con la gente e godermi i paesaggi, mentre la maggior parte dei pellegrini sembrano in una marcia forzata? Rimane il fatto che sto facendo troppa fatica e ho bisogno di recuperare meglio.
Note
Allo stesso tempo, il realizzare che vado così piano, è stato umiliante, ma anche liberante, perché accettati (in parte) i miei limiti attuali, negli ultimi due giorni mi sono concentrato con profitto a godermi il paesaggio, lasciando andare ansie da prestazione.
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