Vagabonding around the World

CS2016, 19: Porto-Grijo

Porto ponte Don Luis

Leaving Porto never easy

Non scrivo nulla per il momento su Porto, perché dopo averci passato un intenso week end, ci tornerò di passaggio mercoledì e a fare il turista per il prossimo. Oggi ho ripreso a camminare, in senso inverso, il pezzo che ho saltato per andare ad Aveiro: tappa di quasi 18km fino a Grijo.

Percorso

Uscito dall’Ostello O2 , il cui receptionista armeno che non parla portoghese mi ha detto hanno una policy di mettere il prezzo più basso che puoi trovare su booking.com, alle 8.10, ero preoccupato all’idea di dover attraversare il ponte di Dom Luis I al livello inferiore, ma per fortuna mi sono ricordato di aver visto arrivare il mitico Gino il giorno prima, mentre ero al livello superiore con il gruppo del free walking tour.

Quindi si attraversa Villa Nova de Gaia, sempre dritto, fino a un tortuso giro per evitare l’autostrada, che porta per altri paesini, un pezzo di bosco, dal quale però le frecce mi hanno inspiegabilmente buttato fuori quasi subito, salvo poi ributtarmici di mia sponte, supportato dal programma innominabile, altrimenti mio qggino si arrabbia.

A un certo punto si passa per la Rua di Frengo, ed è obbligatorio fermarsi: Frengo e stop!

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Sembrava dovesse fare molto caldo, invece sono arrivate le nuvole. Tutto bene fino al km12, poi sono cominciati ad arrivare i soliti dolori. Arrivato poco dopo le 12.30 a Grijo, quasi 18km di camminata, mi sono fermato per un pranzo.

Le mie prime foto da Nikonista, tra Porto e Grijo, passando per Villa Nova de Gaia.

Pasti

Ecco, dopo la colazione al Bar Simbolo di Vila Nova de Gaia, nella piazza del comune per 1,4€ (caffè 0,65+ bola di Berlin, il bombolone o krapfem, ma più grande e con più crema 0,75), il pranzo è stato menù di piatto di pesce con riso e insalata, birra, pane, caffè e dolce per 5€ al ristorante Novo Invicto, all’entrata di Grijo. Sandes con rissoso (2), cioè panino con polpette di carne,  e birra (1) per cena,  al bar di fianco all’albergue.

Pranzo Grijo

Pranzo a Grijo: 5€ con birra, dolce e caffè

Pernottamento a Grijo

Albergue pellegrino, donativo di 5€, 14 posti, pieno, per colpa del gruppo di 9 francesi vecchi fumatori. Sul mio letto a castello in cima un olandesone in viaggio col fratello, c’erano anche 3 giapponesi simpatici, incluso il tipo che avevo conosciuto a Tomar. Come sempre tutti in età da pensione, escluso Joao il portoghese di ritorno da Fatima per la 70esima volta (!!!),  che ha 56 anni e cammina 40km al giorno.

ULTREYA del giorno

Camminando in senso inverso ho incontrato parecchi pellegrini: ne ho contati 11, se includo la coppia di ciclisti, che forse non erano pellegrini. I primi incontrati, una coppia giovane, lui aveva le cuffie all’orecchio.

E’ stata l’illuminazione del giorno, perché  su strade così trafficate, ma sicure, perché sei sul marciapiede, camminare a ritmo di bachata, come ho fatto io, è stato un bell’antidoto all’inquinamento acustico. Infatti ne incontrerò almeno alri 3 di pellegrini con le cuffie. E a proposito di musica:

Note

Notte di note, note di notte

di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira
e fornai che fanno il pane di domani
secchi d’acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino (…)

In questo stesso istante,
tra la California e il Giappone
c’è chi inventerà il futuro

 

(Si, ma passando per l’Atlantico o il Pacifico?)

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  1. Pino zio nippo

    Bella Claudio, ma di chi è questa poesia/canzone?

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