Thailandia del Sud

Thailandia del Sud

Gennaio 2018: Dal ritiro di meditazione a Suan Mokkh, a zonzo in scooter per la Thailandia del Sud. Da Krabi a Ko Lanta e Ko Siboya. Da Ko Phayam a Bangkok, passando per Ranong e Chumphon, per terminare a Saigon e il delta del Mekong.

Saluti da Can Tho, sul delta del Mighty Mekong. Anzi saluti da Rach Gia, porto d’imbarco per l’isola di Phu Quoc, visto che non ce l’ho fatta a scrivere il report il 1° giorno del mese, come da tradizione.

Che cosa ricorderemo di Gennaio 2018? A parte i viaggi di clach?

Dove sono stato

1-8 Gennaio: Centro meditazione di Suan Mokkh, Thailandia

Un ritiro di meditazione a Suan Mokkh

9 Gennaio. Suan Mokkh-Krabi

10 Gennaio: Krabi

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Foto di Krabi

11 Gennaio: Krabi – Khlong Thom

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Foto di Khlong Thom

1-14 Gennaio: Ko Lanta

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Foto di Ko Lanta

15-16 Gennaio: Ko Siboya

Foto di Ko Siboya

17 gennaio: Krabi

18-19 Gennaio: Ranong

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Foto di Ranong

19-21 Gennaio: Ko Phayam

Foto da Ko Phayam

22 Gennaio: Ko Phayam-Chumphon

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Foto di Chumphon

23-25 Gennaio: Bangkok

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Foto di Bangkok

Tutte le mie foto dalla Thailandia

26 Gennaio: Bangkok-Haiphong-Saigon

27-30 Gennaio: Saigon

Foto da Saigon

31 Gennaio: Can Tho

Foto da Can Tho e foto dal Delta del Mekong

Highlights

Il mio ritiro di meditazione a Suan Mokkh fa parte degli highlights, ma allo stesso tempo anche dei lowlights di questo mese travagliato. Per Trips.skyscanner ho preparato una guida sulla Thailandia del Sud, ma non su un’isola e una su Langkawi.

Se avevo lasciato la Thailandia un po’ incarognito dall’aver avuto a che fare con il suo lato oscuro, questa volta è stata un’ esperienza riconciliante, a zonzo in scooter per il Sud della Thailandia. Certo con il baht che cambia a meno di 40 sull’Euro, non è più un paese così economico. E tra una cosa e l’altra finisco sempre per spendere più di quel che voglio, facendo meno di quel che vorrei.

Ma c’è un motivo se ogni volta finisco per tornare nella terra dei sorrisi e lasciarla con fatica.

& Lowlights

Il mese è finito come lo ho cominciato: influenzato. Di quelle influenze che ti mettono ko per una settimana, E in mezzo un recupero che non è mai stato totale, nonostante mi sia sbattuto come se fossi in piena forma. Normale quindi che fisicamente è stata una sofferenza. E ogni tanto anche il morale è stato affettato.

Non saprei dire se è stato più salame o prosciutto crudo, ma è stato indubbiamente affettato.

Oltre che con i problemi fisici, l’aumento vertiginoso del costo dei voli per Taiwan a febbraio marzo per il capodanno cinese, mi ha obbligato a stravolgere i miei piani di viaggio futuro.

Ogni giorno ho rifatto e disfatto programmi, fino a decidere di prendere un visto di 3 mesi per il Vietnam. L’impatto con il Vietnam è stato entusiasmante. E al momento credo proprio rimarrò fino alla fine dei giorni che mi sono stati concessi. Il che vuol dire praticamente fino al momento di tornare in Europa.

Gratitudine in Thailandia

Dopo un paio di mesi di esagerata solitudine, sto mese ho incontrato diverse persone di cui conserverò un buon ricordo, anche se abbiamo passato poco tempo insieme e probabilmente non le rivedrò più. Come capita la maggior parte delle volte.

Grazie speciale a Vicky che mi ha ospitato a Ranong. A Juliane con cui ho diviso bei momenti a Ko Phayam. Ad Orathay che mi ha fatto da cicerona a Chumphon. Ad Alessio, il titolare friulano del Pop Art Hostel di Bangkok. A Massi che mi ha fatto da introduzione a Saigon e che aspetto a Phu Quoc. A Josh e gli altri dell’ostello Stuck in Saigon. E a Phobe e Benedickt, compagni di tour a Can Tho.

Vente pa’ Ca

Funky Crab Hostel, Krabi. Questo ostello di Krabi non è particolarmente bello. Ma a meno di 4€ con colazione a aria condizionata è un affare. Inoltre la donna thai che lo gestisce e mi ha affittato lo scooter, è onesta e seria. E mi ha fatto tenerezza quando si è scusata per avere appena aumento i prezzi di 50 baht al mio ritorno, ma i costi dell’aria condizionata la obbligano.

Funky Crab Hostel, Krabi

Cha Chai, Ko Phayam Ko Phayam ha tanti posti che meritano, da Nattida, il bungalow dove sono stato, all’iconico Hippie Bar al lato. ma questo popolare posto con un menù immenso di cibo salutare (per esempio ci sono 6 diversi tipi di Ciao Crem!) li batte tutti per la simpatia della ragazza inglese che lo gestisce.

Cha Chai, Ko Phayam

Bum Bum Hostel, Can Tho, Vietnam. Non si può dire che non ho visto stranieri nei miei due giorni passati a Can Tho. Ma la città più grande sul delta del Mekong è rilassante e interessante abbastanza per passarci qualche giorno e scappare dalla frenetica (ma comunque interessante e meritevole) Saigon.

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Entrate e Uscite

Quest’anno la parte monetaria sarà ancora più stringata. Niente raffronti con mesi o anni precedenti, chi vuole se li guarda.

Entrate+251€  

Uscite–736,5€ , di cui 168€, il 23%  per mangiare, 113€ per dormire e 126€ per viaggiare, che diventano 160€ includendo i costi di affitto scooter e benzina. Poi 65€ in spese mediche (includendo il ritiro di meditazione). Ho speso 116€ per un nuovo cellulare, Huawei Y7, di cui sono molto contento, sicuramente il miglior acquisto di elettronica nell’ultimo anno. Ma adesso spero basta fino al 2019 inoltrato.

Saldo: -485,5€ Come detto, in Thailandia spendo sempre più di quel che voglio e posso.

E adesso? 

E adesso, dopo che a Gennaio ho cambiato piano due o tre volte al giorno, mi ritrovo con un visto di 3 mesi per il Vietnam e l’intenzione di rimanere qui fino a praticamente un paio di giorni prima del mio volo di rientro in Europa da Singapore.

Domani arriverò sull’isola di Phu Quoc. L’idea è di stare qui, o almeno nel Sud del paese per tutto febbraio (almeno fino al 20, fine del capodanno vietnamita) e a marzo spostarmi verso Nord. Ma principalmente lasciare che le cose accadano.