L’Italia è un paese dove il 47% è analfabeta funzionale. Una persona su due non è in grado di capire il libretto di istruzioni della lavatrice, Questo è il tipo di testo usato per determinare se uno è un analfabeta funzionale, non il post medio de I viaggi di Clach, che è destinato a solutori più che abili.

L’Italia inoltre è notoriamente un paese di Don Abbondi, che è un modo pseudo colto per dire che l’italiano medio è un cacasotto.

In questo quadro generale non è una sorpresa che il paese nell’ultimo anno abbia visto nascere milioni di covidiotus pandementus, che non hanno gli strumenti cognitivi e culturali per informarsi e capire in modo autonomo. Quindi sono incapaci di guardare una semplice curva statistica, di leggere informazioni in inglese, di avere un minimo di filtro critico per vagliare la propaganda mass mediatica, mai cosi potente ed efficace dai tempi del nazi fascismo.

esemplare di covidiotus pandemetes, in Italia si è diffuso peggio dei topi in Australia

Idioti senza speranza che vanno in giro da soli, in auto o per i campi, con la doppia mascherina tirata su fino agli zigomi, che ancora sono convinti di fare bene a stare casa per non fare crescere i contagi di un virus che ritengono letale quanto infilare le dita bagnate dentro la presa della corrente. Imbecilli (nel senso aldobagliano che imbellono, smettetela di fare i permalosi voi negazionisti della realtà, che più siete stupidi e più siete intolleranti e permalosi) che si illudono che ne usciremo con la vaccinazione sperimentale di massa, spiritosi alleati dei loro stessi becchini che stanno firmando allegramente l’inizio della fine irreversibile, con la loro adesione al passaporto vaccinale.

Che ancora credono di vivere un’emergenza sanitaria e come nel più semplice dei trucchetti di magia, mentre si tengono occupati mente e cuore con il bollettino del lotto, le 50 sfumature di colori e le varianti Ascari, rimangono completamente ignari dell’emergenza democratica, che presto non sarà più arginabile,

Macchedici, andrà tutto bene!

Inutile girarci intorno. L’Italia è un paese per vecchi, la maggior parte di loro ahimè però troppo giovani, per ricordarsi dei tempi della Resistenza e degli eroi che hanno dato la vita perché i loro figli godessero di libertà, libertà che hanno svenduto con la stessa facilità con cui un delinquentello ruba le caramelle a un bambino. Vecchi ed ignoranti, spesso col cuore grande così, ma fondamentalmente stupidi.

Ma non è con loro che ce l’ho. Sarebbe come prendersela con il tuo gatto perché sa solo miagolare e non esprimersi a parole.

Gli schifosi più schifosi, quelli che finiranno nel peggior girone dell’inferno, sono gli struzzi.

Quelli che benpensano

Quelli che benpensano, che hanno, o almeno avrebbero, sufficiente intelligenza e cultura per capire, ma che si ostinano a non farlo. Chi perché paralizzato dalla paura, chi per convenienza, chi per snobismo, tipo i passeggeri di prima classe del Titanic che vedono quelli della terza affondare e pensano che la cosa non li riguarda. La maggior parte, credo, semplicemente perché non ha la forza morale. Perché indubbiamente ci vuole un certo coraggio a essere dissidenti di questi tempi.

E quindi continuano a tenere saldamente la testa sotto la sabbia. A usare quel poco o tanto di retorica che conoscono, per dire che ancora le cose non sono chiare, che è presto per fare valutazioni, che comunque tante persone di fiducia dicono questo e io mi fido. E non c’è Svezia, non c’è Florida, non c’è Russia o Bielorussia o manifestazione di massa che possa scalfire i loro teoremi emotivi.

E nel dubbio ripetono a pappagallo i vocaboli e i gesti trend della neo lingua: resto a casa, mi faccio tamponare più che posso, mi metto la museruola, se proprio devo salutarti lo faccio col gomito, e mi vaccino, perché credo nella (pseudo)scienza.

E soprattutto gli struzzi tirano fuori la testa per fare bullismo morale e intellettuale con quelli che sostengono teorie talmente bislacche per essere prese sul serio (e che il più delle volte sono semplici psy-ops messe in giro ad arte per screditare il vero dissenso), a etichettare in modo infame di complottismo e negazionismo quelli che mettono a nudo l’ipocrisia e le contraddizioni enormi nel loro modo di pensare e di fare.

Lo struzzo, gli struzzi

E quindi a fare le vittime dicendo che la loro opinione va rispettata, un secondo dopo aver insultato e delatato la persona sana che rifiuta di stare in quarantena perché positiva ad un test dichiarato inaffidabile da chi lo ha realizzato. O aver invocato la vaccinazione di massa, visto che è evidente che quello investito da un auto è morto di covid e se il mio collega che non aveva nulla è morto di trombosi due giorni dopo AstraZeneca, è altrettanto evidente che non c’è nessuna correlazione.

Lo struzzo odia il dissidente e cerca di silenziarlo in tutti i modi, perché è la voce della coscienza che ha seppellito per avere successo nella società di oggi. Perché chi continua a protestare nonostante le censure e le diffamazioni, gli mostra il coraggio che lui non ha mai avuto o non ha più.

E quindi lo struzzo augura la terapia intensiva al dissidente, il ventilatore che in realtà vorrebbe per sé, chissà mai che un’overdose di ossigeno possa riportare in vita lo zombie che è in loro.

Lo struzzo è la tipologia dominante nel mondo della scuola, dei media e di big tech, che sono purtroppo gli ambienti che conosco meglio. Persone teoricamente colte e informate. Con tanti privilegi. Con responsabilità educative, civili e morali.

Collaborazionisti del regime.

I peggiori, perché se è realisticamente vero che chi sta troppo in alto è praticamente inattaccabile, è altrettanto vero che la massa acritica si sposta con irrisoria facilità una volta che cambia il vento. E se gli struzzi trovassero il coraggio, le cose potrebbero cambiare anche se al momento la deriva tecno totalitaria sembra inevitabile.

Ma gli struzzi sono fondamentalmente degli stronzi.

Sono pronti a cambiare idea nel momento in cui diventa maggioranza. Giammai prima.

Sono loro che, nel caso un giorno, forse, ne usciremo e avvieremo una nuova Norimberga, che dovranno patire le pene più dure.

Bastardi senza gloria.