C’è un guru in India che cammina nudo e si dice abbia percoso almeno 200.000km, ma non è di lui che voglio parlare stavolta. Il 18 agosto 2000, giorno del suo 45esimo compleanno, Jean Bèliveau, esce da casa sua a Montreal, Canada per fare una camminata. Tornerà 11 anni dopo, dopo aver percorso 75.554 km e attraversato 64 nazioni.
Sugoi, des ne!
Alcune curiosità riguardo il suo viaggio, che ho estrapolato da questa intervista:
* Il viaggio è nato dalla classica crisi di mezza età: un lavoro insoddisfacente (possedeva una piccola fabbrica di neon e aveva qualche problema economico), il senso di vuoto nella sua vita.
* Prima della camminata non aveva praticamente mai viaggiato. Un paio di vacanze in Florida e Las Vegas e nulla più.
* All’inizio ha corso. Arrivato ad Atlanta ha deciso di prendersela comoda e da lì ha camminato e basta.
* Ha consumato 54 paia di scarpe. Alcune delle quali conservate da sua moglie.
* E’ partito con 3.000$ e stima di aver speso per tutto il viaggio circa 50.000$.
* A occhio vuol dire un budget di circa 12$ al giorno.
* Ha camminato una media di 20 miglia (32km) al giorno, ma non ha camminato tutti i giorni.
* E’ stato ospitato da circa 1600 famiglie.
* Ha passato circa 1/3 delle sue notti ospitato in famiglia, 1/3 facendo campeggio e 1/3 invitato a dormire in chiese, scuole, perfino prigioni.
* Nel 2004, da qualche parte in Africa, ha avuto una crisi, si è sentito prigioniero del suo sogno ed era deciso a tornare a casa. Sua moglie lo ha convinto a continuare ed arrivare fino alla fine.
* La moglie è stata il suo principale sostenitore: gli ha finanziato il viaggio lavorando, ha messo in piedi il suo sito internet, lo ha incoraggiato.
* Di camminare con lui però non ne aveva assolutamente voglia: l’ultimo giorno a Montreal lo ha raggiunto per camminare insieme, ma dopo 12 km era stanca e ha preso il metrò per tornare a casa. Lo ha raggiunto di nuovo per fare l’ultimo miglio.
*Mentre in Africa e Sud America si è sentito sempre ben accolto, in Europa e Giappone il più delle volte si è sentito rifiutato e visto come un pazzo, un vagabondo, un barbone.
*La parte più dura del viaggio è stata nel deserto del nord Australia. Temperature di 45gradi, bevendo 10-12 litri d’acqua al giorno. Gli ci sono voluti 11 mesi per attraversare l’Australia
* Altri momenti di paura: essere svegliato da un puma in Cile, quasi assaltato in Sud Africa, operato d’urgenza alla prostata in Algeria, dove non aveva soldi, ma il dottore ha pagato il conto di 6 giorni in Ospedale.
* Alla domanda “come hai fatto a non uscirne pazzo”, Jean ha risposto “sono diventato pazzo! Solo parlando con la gente ho fatto in modo di non diventare completamente pazzo!
* Questa la risposta originale:
Jean: I did go crazy. You go deep in your own mind, you just have your imagination, you go far away in the universe, because you can’t calibrate yourself with other people. Then when I’d see people, I’d be careful to talk to them to make sure I wasn’t too far-gone, too crazy.
* Tornato a casa nel 2011, Jean i primi tempi continuava a uscire di casa e ha avuto momenti di depressione.
* Ne è uscito decidendo di dedicare i prossimi anni per la pace nel mondo e dei bambini. Nel 2013 uscirà un libro con la sua storia.
* In Canada Jean è stato criticato come “narcisista” perché la sua impresa non era legata a nessuna organizzazione di solidarietà. Jean non ha raccolto denaro o sovvenzioni nel suo cammino, solo qualche piccolo sponsor per pagarsi le spese di viaggio.
* Probabilmente la sua è la più lunga camminata del mondo senza tornare a casa, ma non la più lunga camminata della storia.
* Per esempio Jean dice che in India ha incontrato un Guru che cammina nudo e scalzo che si dice ha percorso almeno 200.000km
Guarda la foto-gallery, com’è cambiato Jean anno per anno durante il suo viaggio.
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