Golegà freccia Santiago

La prima freccia del cammino non si scorda mai

Prova del generale del mio cammino, 25km tra  Vale de Figueira e Golegà sotto un calore estivo. Alle 9.30 il sole già picchiava duro come i terzini di una volta. Ottimo pranzo a casa Saramago. 

Percorso da Santarem a Golegà

Da Santarèm ho percorso a ritroso i 2km per arrivare alla stazione dei treni. Regionale, sceso alla fermata seguente Vale da Figueira (1,4€), per tagliare una decina di km, visto che farne 30 e passa il primo giorno non era il caso.

Dalla stazione ho chiesto ai passanti come rimettermi sul cammino: basta andare a destra, e arrivato in paese, prendere la prima a sinistra, totale 500 metri o poco più. Sono partito poco dopo le 9 e alle 9.30 il sole già picchiava duro come i terzini di una volta. Poi per fortuna c’è stata una brezza che fino a mezzogiorno ha reso camminare un grande piacere.

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Ho fatto una tirata di 12km in mezzo ai campi senza praticamente mai fermarmi. Uno dei motivi è che il Gps ha smesso di tracciare inspiegabilmente per 4km e mentre aspettavo l’avviso vocale di mapmywalk che mi dice il tempo impiegato nell’ultimo km.. sono passati quasi 50′ prima che mi rendessi conto che aveva smesso di tracciare.

Dopo Pombalinho putroppo il percorso è tutto sul bordo di una strada asfaltata con le macchine che vanno forte.

Quindi 25km di cammino, incluse un paio di leggere deviazioni, a cui si aggiungono i 2km per la stazione. 27km e sono arrivato incredibilmente fresco, nonostante il gran caldo e la fatica degli ultimi km dopo la mega mangiata.

Il percorso su MapMyWalk

Mangiare ad Azinhaga

Dopo l’unica sosta per caffè e pastel de nata, la magica combo del cammini portoghese, alla casa do Povo a Pombalinho (1,4€), ho pranzato ad Azinhaga, il paese natale di Josè Saramago.

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Eccellente il menù del giorno al Ristorante El Pescador, l’unico aperto in paese, a 300 metri dalla casa dove è nato lo scrittore Premio Nobel.

Zuppa di cavolo (che ti servono nel pentolone, te ne metti quanta ne vuoi), pane, olive. piatto principale baccalà a lagarreira con patate al forno, insalata, mezzo litro di vino (mischiato con sprite, su suggerimento della cameriera), dessert (ho scelto il budino di uova con vino Porto) e caffè per 8€.

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Con un pranzo così, non ho avuto bisogni di cenare. Anche perchè l’ostello dove sto offre una generosa colazione sempre disponibile, dalla quale mi sono preso una fetta di pane col miele e spremuto un’arancia.

Dormire a Golegà

Stanotte dormo all’Albergue das Ademas, un ostello che offre un dormitorio di 6 letti a 15€. Per fortuna sono solo, che ieri notte a Santarem c’era un giapponese che russava come un tenore. E poi stamattina come al solito tutti in piedi alle 6 e non si riesce più a dormire.

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Anche questo ostello è molto bello, con colazione molto ricca. Ci sono dei lavoratori portoghesi in altre stanze. Un po’ tamarri, ma non dovrei sentirli stanotte e domani mattina.

Normalmente i pellegrini a Golegà dormono nella più economica Solo Duro (10€).

Note sul Cammino Portoghese

Per fortuna l’anno scorso ho saltato questa parte per fare i trilhs de areias. Tre giorni fa pioveva e faceva freddo in tutto il Portogallo. Oggi la massima è stata di 33 gradi. Non oso pensare cosa sia camminare nel Ribatejo in estate.

Lo zaino non mi ha dato quasi mai fastidio, merito del peso ridotto e forse anche di tutti i chaturanga dandasana che ho atto all’Antigua Yoga Center a Marzo.

Le scarpe si devono invece ancora un po’ smollare. Il cuoio puzza un po’ e sentivo i piedi in fiamme, ma niente che possa farmi pensare che si formeranno vesciche o che.

Molto contento anche della sacca con cannuccia, decisamente un bell’upgrade rispetto a tirare fuori la bottiglia dallo zaino.

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Tutte le mie foto nella tappa da Santarèm a Golegà