Vagabonding around the World

Tag: Patagonia

La leggenda della ragazza di Ushuaia

Ushuaia fin del mundo, principio de todo.

Come ogni pomeriggio Suzanne è lì. Seduta per terra, con le spalle appoggiate alla base del monumento al centro della piazza di Ushuaia, in uno dei due lati da cui è possibile vedere sia il muro, dove c’è la scritta Ushuaia fin del mundo, principio de todo, che la baia.

Te quiero Argentina – 12. Come a Casa

lunedì, 14 febbraio 2005
RIO GALLEGOS (day 11) – Dopo tanto bel vivere in posti da ricordare, la mia punizione divina é passare il giorno di San Valentino nell’anonima Rio Gallegos, aspettando il bus che in comode (ehm) 18 ore di viaggio mi porterá a Puerto Madryn, base di partenza per la Peninsula Valdes.

Te quiero Argentina – 11. Cento di queste centolle

sabato, 12 febbraio 2005
USHUAIA (day 9) – Subito dopo il post di ieri ho mangiato una centolla e subito dopo il post di oggi mangeró un`altra centolla. La centolla dovrebbe chiamarsi centolla anche in italiano, so che in inglese si chiama King Prawn e che ha l’aspetto del di un granchio enorme e ha delle chele buonissimissime!

Te quiero Argentina – 10. A la fin del mundo

USHUAIA (Day 8) – E io che non volevo venire fino a qui. Lasciata El Calafate in una giornata piovosa e cielo completamente coperto, che non mi ha permesso purtroppo di apprezzare il panorama dall’aereo, pochi minuti dopo il mio atterraggio il cielo si è aperto, grazie anche al vento che qui soffia costante, regalandomi un altro dia muy lindo.

Te quiero Argentina – 9. Tutto ghiaccio che cola

giovedì, 10 febbraio 2005
EL CALAFATE (day 7)- Devo scrivere dei miei problemi telefonici con Telefonica (qui c’é un sistema alquanto complicato, oltre che piuttosto inefficiente), o del fatto che non so come alleggerire la valigia troppo carica di cui ha giá ceduto una delle due maniglie o della giornata al ghiacciaio del Perito Moreno? La seconda che hai detto, mi suggerisce Quelo, il cui spirito alberga sempre in me.

Te quiero Argentina – 8. Hay buena onda

EL CALAFATE (day 6) – Per una volta mi sono fatto abbindolare da quelli che ti propongono camere alla stazione del bus. E’ mi é andata benissimo, perché sono finito in un ostello nuovo, aperto da meno di un mese, dove come dicono qui, hay buena onda, ovvero c’é un ambiente che piú familiare non potrebbe essere e finisci per conoscere tutti e a voler passare il tempo in ostello anziché andare in giro. Mi sono sentito talmente a casa che oggi ho fatto la spesa per ben due volte.

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