Vagabonding around the World

Te quiero Argentina – 31. I portoni dei porteñi

BUENOS AIRES (day 51) – Buenos Aires forse non ti abbaglia, ma sicuramente ti seduce poco a poco. All’inizio puó disorientare la massa esagerata di persone che si muove circondata dal alti grattacieli newyorkesi ma su marciapiedi.

La Boca ha indubbiamente un gran fascino (da turista che peró scappa – saggiamente – prima che faccia buio). San Telmo è la culla del tango e il quartiere piú di moda, pullulante di stranieri. Puerto Madero si è trasformata negli ultimi 5 anni da palude impraticabile alla zona piú vip della cittá.

Passeggiare per le pedonali Florida e Lavalle è come entrare in una centrifuga col lavaggio a 90 gradi, Belgrano è il quartiere residenziale piú amato dai porteñi. La Buenos Aires piú autentica e tipica credo peró che si trovi nei barri di Palermo (il mio preferito in assoluto, soprattutto nella zona intorno a Plaza Italia) e Recoleta.

C’è una cosa in cui questa cittá batte tutte le altre che ho visto finora. Gli ingressi dei palazzi. Non c’è un portone uguale all’altro, la maggior parte, sono classificabili nella nostra categoria “lusso” o, soprattutto nella zona dell’Avenida Libertador, “extralusso”, anche se poi dentro gli asdcensori sono ancroa quasi tutti d’epoca e gli appartamenti minuscoli.

Passi davanti a ogni portone e ti viene voglia di entrare in casa. E’ stupendo passeggiare in queste strade di notte, con le luci che si accendono al tuo passaggio, il portone illuminato all’interno, spesso ci trovi al guardia di sicurezza, ogni metro è una nuova scoperta.

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  1. mariella

    bello

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