Chicken bus, un'Aventura, Honduras

Chicken bus, un’Aventura, Honduras

Qual è il limite di sopportazione di un viaggio in chicken bus? Tredici ore con 6 cambi di bus e 2 passaggi di frontiera, con una giornata cominciata in Nicaragua e terminata in El Salvador, dopo il passaggio in Honduras, possono bastare? 

Prologo: Uno dei tratti distintivi del Centro America sono i chicken bus. I chicken bus sono i bus locali, vecchi, rumorosi, polverosi, lenti e soprattutto pieni di persone e cose oltre i limiti dell’immaginazione e delle porte di Orione.

Tra i paesi del Centro America, quello con i bus più chicken bus è il Nicaragua. (Ok, se la gioca con il Guatemala). Tra le rotte in Nicaragua più chicken bus, quella tra Matagalpa e Jinotega, 30km di montagna in un’ora e mezza, è forse la più chicken, soprattutto di domenica.

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Se poi la domenica 26 febbraio arrivi a Jinotega per scalare il Cerro Pena de la Cruz, tempo stimato un’ora, un migliaio di scalini e scaloni che percorri in poco più di mezzora, il viaggio di ritorno sarà ancora più duro.

Se poi il giorno dopo parti alle 7 del mattino per arrivare al Canyon di Somoto. Arrivi all’ingresso del Canyon poco prima delle 2 del pomeriggio. Tempo di lasciare lo zaino e cominci le 3 ore molte intense del tour del Canyon, ci può stare che alle 9 di sera sei già sotto la tua zanzariera russando, senza avere avuto la forza di lavarti i denti dopo cena.

Questi sono stati i due giorni precedenti la Grande Traversata, di cui vi arriva il diario dettagliato.

Tra le 4 e le 5: I galli stanno già cantando a squarciagola, quando mi sveglio senza troppa fatica nella comunità rurale di Sonis, ingresso del canyon di Somoto, a soli 11 km dalla frontiera con l’Honduras. Del resto sono più di due settimane, da quando ho lasciato la Repubblica Dominicana alle 2 del mattino, che mi sveglio a questa ora.

6.30: Caffè annacquato e due pezzi di pane: è l’unica colazione che riesco a fare a quest’ora.

6.45: Salutata la grande famiglia Don Bayardo che mi ha ospitato per visitare il canyon di Somoto, sono sul bordo della strada ad aspettare il bus che dovrebbe passare alle 7.00

7.15: Passa finalmente il bus, che in mezzoretta mi porta alla frontiera.

8.20: L’ufficiale honduregno mi fa perdere tempo al controllo passaporti, chiedendomi il certificato per la febbre gialla, nonostante sia stato in Perù 6 anni fa e il tempo di quarantena è 6 mesi. Probabilmente un tentativo per estorcermi denaro. (PS: il giorno dopo scoprirò che qualcuno più ingenuo di me ha pagato 100$ con questo stratagemma, ihihih, beradisini, ihi)

Infatti quando mi chiede i 3$ di tassa immigrazione, e io gli domando il corrispondente in lempira, la moneta locale, mi spara 80, nonostante il cambio ufficiale sia 23,5 (quindi meno di 70).

Quando glielo faccio notare e mi dice che non ha il resto di 100, mi invita a cambiare in dollari se non voglio pagare i 100. Lo frego tirando fuori 3 biglietti da 1$ dal portafogli, ma i 10′ persi sono stati sufficienti, accumulati con i 10′ dell’intervista dell’ufficio turismo all’uscita dal Nicaragua, mi risulteranno fatali.

Sono l’ultimo del gruppo e il minivan che mi deve portare a San Marcos è appena partito senza di me! Mi toccherà aspettare almeno un’ora per il prossimo.

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9.00: Passa quasi un’ora senza che appaia il nuovo van che mi è sfuggito di mano. Nel frattempo chiacchiero con un giovane rassegnato del posto, che mi magnifica l’esistenza di un fiume locale più bello del canyon di Somoto. E il camion di trafficanti illegali, peraltro pieno, si rifiuta di prendermi a bordo.

Quando arriva il nuovo van siamo solo io, una ragazza Salvadoregna, Ruth, che mi farà compagnia fino a San Miguel, e una signora anziana honduregna. Le due donne sono di fretta e riescono a convincere il guidatore a portarci a noi tre (più uno che si aggiunge all’ultimo momento) per soli 50 lempira a testa, anzichè 20 del prezzo normale, a patto di partire subito! Bene, recupero un po’ del ritardo.

9.15: Siamo già a San Marcos e Ruth mi dice che c’è un’opzione migliore rispetto al bus per Choluteca, secondo il percorso studiato su questo travelblog. Ed è di prendere un bus expresso per Tegucigalpa e scendere all’incrocio di Yicaro Galan. Il conducente del van ci dice che ce n’è uno alle 9.30, ma quando alle 9.20 pago il mio biglietto e vedo che l’ora è 10.15, chiedo

Ruth, dice che a questo punto tanto vale prendere il bus per Choluteca, ma inizialmente il bigliettaio stronzo (se il buongiorno si vede dal mattino, la gente honduregna non sta facendo molto per aprirsi al turismo), inizialmente non vuole rimborsarmi il biglietto. Grazie a Ruth, cambia idea in meno di un minuto.

9.45: Il bus per Choluteca dovrebbe partire in 7′, ma nella terra di ahorita, si sa che non ci può mai fidare di quel che ti viene detto. Il bus parte alle 9.45 e nel frattempo mi compro delle ottime quesadilla dolce, che saranno il mio pranzo, per 20 lempira.

11.45: Arrivati nella torrida Choluteca, abbiamo il tempo di andare al bagno e comprare un refresco (per una volta compro coca cola, perchè ho bisogno della caffeina, mentre i mini manghi col peperoncino li mangerò ore dopo, ma senza apprezzarli molto) prima che arrivi lo scassatissimo bus per la frontiera di El Amatillo

12.00: Parte il bus mezzo vuoto. Rispetto al Nicaragua, i bus in Honduras sono forse ancora più scomodi, ma almeno non sono costantemente strapieni di persone, cose, animali.

15.10: Ci sono lavori in corso sulla strada e il viaggio che i tipi del blog citato sopra hanno fatto in 2h15′ noi lo facciamo in un’ora di più. Caldo estremo, polvere respirata e Pm100 oltre i livelli di guardia e stanchezza. Siccome questo bus non aveva scomparti per le valigie, ho fatto il viaggio abbracciato al mio zainone, per surplus.

15:17: Shout out all’ufficiale salvadoregno che mi ha regalato il passaggio di frontiera più rapido e amichevole  della mia carriera di viaggiatore! (E gratis, come era scritto sulla finestra). Siccome l’ultimo bus da San Miguel per Playa El Cuco parte alle 16.00 e abbiamo ancora un’ora e mezza di strada e due bus da prendere, ormai sono rassegnato a passare la notte nella terza città salvadoregna, dove vive Ruth, la quale mi ha avvisato che è ancora più torrida di Choluteca.

15.50: Il bus che abbiamo preso al volo alla frontiera arriva a Santa Rosa. Normalmente si viene lasciati all’ingresso di questa piccola città, ma il conducente ci avverte che possiamo rimanere a bordo, perchè tempo di entrare in stazione e timbrare, riparte per San Miguel

17.00: Ruth inizialmente era diffidente, ma parlando con un’altra signora sul bus si fa convincere ed effettivamente arriviamo puntuali alle 17.00 alla stazione di San Miguel, Mentre mi guardo in giro per cercare l’Hotel di emergenza che mi ero appuntato, il mio angelo Ruth mi segnala che c’è un bus per Playa del Cuco!

17.20: Chiedo conferma e questo bus parte puntuale alle 17.20. Saluto Ruth e mi preparo a viaggiare al buio, ma a risparmiare una notte d’albergo in una città che è sembrata ben poco accogliente.

19.00: Mi è stato detto che sarei arrivato a Playa El Cuco per le 18.40, ma 20 ‘di ritardo al buio. A questo punto non ho altra opzione che pagare i 5$ di taxi per fare i 5km di sterrato al buio.

19.15: Eccomi arrivato alla Tortuga Verde! Questo meraviglioso posto dove in teoria dovrei fermarmi un mese come volontario, ma dove purtroppo apprendo subito che c’è una logjam di volontari e non sanno che farsene di me. Cosa succederà dopo questa odissea? Stay tuned!

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Un’Aventura, Honduras

In attesa di trovare il video che non trovo (per chi non avesse colto la citazione). Posso elencare i costi di questo viaggio infinito, ma anche ricco di soddisfazioni.

Costi Honduras

Bus Somoto (Sonis)- frontiera El Espino: 10 cordoba (o,25€), 30′

Tassa Uscita dal Nicaragua: 44,5 c (1,5€), anche se ti verranno chiesti 2$

Tassa entrata in Honduras: 3$ (se provi a pagare in moneta locale, il lempira, te ne chiederanno di più. Siccome la ricevuta è in us$, cerca di avere i 3$ contati)

Shuttle Frontiera a Santa Rosa: prezzo normale per 18 persone, 20 lempira (0,8€). Io ne ho pagati 50 (2,3€) insieme ad altre 2 sole persone, per evitare di aspettare un’ora che si riempisse (15′ di viaggio)

Bus Santa Rosa-Choluteca 25 lempira (1,2€, per quasi 2h di viaggio)

Bus Choluteca-El Amatillo, più di 3ore, causa lavori sulla strada, 54lempira (2,1€)

Bus El Amatillo-Santa Rosa: 1$, 30′

Bus Santa Rosa-San Miguel 1$ 1h

Bus San Miguel -Playa El Cuco 1h30′, 1$ (sembra che tutti i bus costano 14 in El Salvador, jaja)

Taxi Playa El Cuco a La Tortuga Verde (5km di sterrato), 5$.

Totale del viaggio 6,2€ + il taxi 5$

Soldi spesi in cibo e drinks comprati sul bus o in stazione: 2,5€