
La mia prima camminata sulla Rota Vicentina è stata inaugurata da un bell’acquazzone che è cominciato 5 km dopo Vila do Bispo, quando ne mancavano ancora 8 per raggiungere Pedralva, dove ho potuto finalmente cercare rifugio.
Pedralva è un paesino di 20 case che era stato abbandonato ed è stato recuperato qualche anno fa per farne un posto dove celebrare matrimoni o turismo da fighetti. Non c’è ricezione per il cellulare e internet è solo con satellite, che complice la pioggia, non funzionava nell’ora che sono stato al bar ristorante.
Quel che è peggio pure il segnale Gps è sparito, per cui nella mia traccia su map my walk risultano circa 9km in più di quelli che ho veramente percorso (tra i 23 e i 24)
LA MAPPA DI MAPMYWALK DELLA CAMMINATA
E’ la classica trappola per turisti il cui albergo ristorante è gestito da una persona che mi è parso il classico viscidone che pensa solo ai soldi. O forse aveva avuto solo una giornata storta, ma per come l’ho visto maltrattare il cameriere propenderei per la prima ipotesi.
L’altro cameriere poi ha provato a fregarmi chiedendomi 2 € per un caffè (che già al prezzo di listino di 1€ è un furto per il Portogallo, dove costa 60 centesimi quasi ovunque).
33 foto della camminata tra Vila do Bispo e Raposeira, passando per Pedralva
Rota Vicentina a Vila do Bispo
Per tornare indietro a Raposeira, dove ho alloggiato al Good feeling hostel, ho rifatto il percorso della Rota Vicentina a ritroso per 4km. Prima di prendere uno sterrato che passa in mezzo a quello che è chiamato “Parco eolico”. Ovvero le grandi pale che si vedono in zone ventose. Che non piacciono agli esteti e nemmeno a certi ecologisti.
Ho preso degli “appunti vocali” della camminata, che, se trovo il modo, il tempo e la voglia, metterò su, dopo. Mo’ devo andare che ho un treno da prendere!
State senza pensier!


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