Vagabonding around the World

Il global warming e i giorni contati di Tuvalu

Help Tuvalu people

Gli abitanti di Tuvalu avranno bisogno di una nuova casa presto

Questa è la storia di un viaggio non realizzato e di una minuscola nazione che potrebbe sparire da un momento all’altro. Tra un paio di giorni avrei dovuto salpare su una nave cargo da Suva, capitale delle Fiji (si sono alle Fiji, al Ratu Kini resort, ciao Giulia!) , e dopo i 4 giorni di viaggio necessari per coprire i 1190km di distanza, arrivare a Tuvalu, 9 atolli sulla linea dell’equatore, nessuno dei quali supera i 4,6 metri sul livello del mare.

Purtroppo oggi mi è arrivata la notizia che NEI MATAGARE, il vecchio vascello che mensilmente compie questa rotta, l’unico insieme alla MVS Nivaga II e Manu Folau (che però si muove solo ogni 3 mesi) a rifornire di beni di prima necessità queste isolette, che a parte qualche palma da cocco e qualche animale non possono produrre quasi niente su una terra piatta e infiltrata di acqua di mare, necessita riparazioni e starà fermo alcune settimane. Nel frattempo Tuvalu potrebbe non esserci più.

Da queste parti è stagione dei cicloni e quando un ciclone colpisce questi atolli, il rischio di fare danni irrecuperabili è ogni volta più alto, grazie global warming.

Uno degli effetti del global warming, che è bene ricordare è provocato dai gas serra che si producono quando consumiamo combustibili fossili per produrre energia, è lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei livelli del mare di 3,3 mm all’anno. Sembra una misura irrilevante, ma l’impatto su un posto come Tuvalu (ma anche le popolarissime Maldive e Kiribati sono nella stessa situazione) è enorme. Il suolo si salinizza molto più velocemente e diventa improduttivo. Gli scenari catastrofici sono tutt’altro che improbabili.

Al momento a Tuvalu ci sono una decina di migliaia di residenti e la maggior fonte di sostentamento è la vendita dei domini internet .tv

Tuvalu coast plants

A Tuvalu l’acqua di mare invade tutto

Potrei raggiungere queste isole in aereo, ma a parte che hanno prezzi fuori dal mio budget, per me il tutto aveva senso solo arrivando via mare, solcando questo Oceano immenso e tutt’altro che Pacifico. Non vedrò Tuvalu con i miei occhi tra pochi giorni e probabilmente non la vedrò mai. Ma questo viaggio progettato e svanito al momento di cominciarlo, almeno è servito a ispirare questo post e forse a responsabilizzare qualcuno a dare il proprio contributo a cercare di vivere in armonia con la madre terra, limitando i consumi e la distruzione del nostro meraviglioso pianeta.

Pensateci bene prima di rompere il cuore di ghiaccio di qualche finlandese..

Un documentario sulla prossima estinzione di Tuvalu:
http://www.thesinkingoftuvalu.com/

Tuvalu Facts
Population: 12,373 (July 2009 estimate)
Capital: Funafuti (also Tuvalu’s largest city)
Area: 10 square miles (26 sq km)
Coastline: 15 miles (24 km)
Official Languages: Tuvalan and English
Ethnic Groups: 96% Polynesian, 4% Other

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  1. mariella

    bello l’articolo e chiusura stile Claudio… 🙂

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