Da quando sono al mare il tempo è pessimo: vento forte, ogni tanto piove..comunque ho fatto una serie di cose interessanti che non riesco a raccontare tutte, perche internet è dannatamente caro e lento.
Brevemente mi limito a questa storiella: forte della raccomandazione della Lonely Planet (non noleggiate moto: le strade sono in pessimo stato e ogni anno ci sono diversi turisti morti) (la maggior parte dei quali durante il fool, o meglio foul moon party) ieri ho noleggiato il mio scooter e sono andato in esplorazione per l’isola.

Effettivamente il pezzo di strada per uscire da Haad Riin, oltretutto percorso da uno che per la prima volta guidava a sinistra, è stato di suo un’avventura, ma il bello doveva ancora cominciare.

Infatti, conosciuta una svedese anche lei motorizzata, ci siamo diretti assieme verso l’interno dell’isola (che è quasi interamente montagnosa) e mentre la pioggia si faceva sempre più forte, e ciononostante noi decidevamo di andare avanti, mi sono fermato nel bel mezzo di un tratto di salita rendendomi conto che non avevo piu una goccia di benzina…

Cosi, persa la svedese che era avanti e non si è accorta di nulla, sono tornato indietro in discesa finche potevo e poi ho chiesto riparo alla prima cosa trovata.

Ad accogliermi c’erano tre generazioni di donne thai: dalle nonne. alle madri alle figlie giovani e giovanissime, radunate in cerchio nella veranda. Solo una di loro parlava pochissimo inglese per cui mi sono sentito come quegli esploratori che si avventurano in posti sconosciuti accolto da tribù esotiche con cui puoi solo parlarti a gesti.

3 generazioni di donne Thai

Primi minuti di grande imbarazzo, poi l’atmosfera si è sciolta quando ho tirato fuori la videocamera e le ho fatte divertire un po. Alla fine anche dopo che, con la pioggia che aveva dato un po’ di tregua, avevano mandato la piu giovane del gruppo (12 anni) in motorino (!) a prendere un po’ di benzina per me, nessuno voleva salutarsi e sono rimasto lì un paio d’ore, invitato per il pomeriggio di oggi a tornare.
Ma oggi c’era troppo vento e ho preferito non muovermi.