SALTA (DAY 31) – Onestamente m’immaginavo che la noche di Salta la linda fosse qualcosa di meglio: nel barrio dei locali di moda ci sono più che altro teenager.
In ogni caso non mi posso certo lamentare di come è andato il weekend:
SALTA (DAY 31) – Onestamente m’immaginavo che la noche di Salta la linda fosse qualcosa di meglio: nel barrio dei locali di moda ci sono più che altro teenager.
In ogni caso non mi posso certo lamentare di come è andato il weekend:
Diario di viaggio in Argentina, giorno per giorno
1) Pronto a partire
2) The rough guide
3) L’assicurazione
mercoledì, 23 febbraio 2005
BARILOCHE (day 19)- Mentre mi godo il secondo giorno di ozio a Bariloche, ho ripensato all’ultimo giorno a Puerto Madryn, dove non ho potuto fare l’immersione finale prevista nel mio corso di buceo, a causa di un incidente nel turno precedente al mio, che per fortuna si é risolto solo in un grande spavento. L’istruttore peró era sotto shock e non in grado di portarci in mare. L’episodio mi ha ispirato questo raccontino:
lunedì, 14 febbraio 2005
RIO GALLEGOS (day 11) – Dopo tanto bel vivere in posti da ricordare, la mia punizione divina é passare il giorno di San Valentino nell’anonima Rio Gallegos, aspettando il bus che in comode (ehm) 18 ore di viaggio mi porterá a Puerto Madryn, base di partenza per la Peninsula Valdes.
sabato, 12 febbraio 2005
USHUAIA (day 9) – Subito dopo il post di ieri ho mangiato una centolla e subito dopo il post di oggi mangeró un`altra centolla. La centolla dovrebbe chiamarsi centolla anche in italiano, so che in inglese si chiama King Prawn e che ha l’aspetto del di un granchio enorme e ha delle chele buonissimissime!
USHUAIA (Day 8) – E io che non volevo venire fino a qui. Lasciata El Calafate in una giornata piovosa e cielo completamente coperto, che non mi ha permesso purtroppo di apprezzare il panorama dall’aereo, pochi minuti dopo il mio atterraggio il cielo si è aperto, grazie anche al vento che qui soffia costante, regalandomi un altro dia muy lindo.
EL CALAFATE (day 6) – Per una volta mi sono fatto abbindolare da quelli che ti propongono camere alla stazione del bus. E’ mi é andata benissimo, perché sono finito in un ostello nuovo, aperto da meno di un mese, dove come dicono qui, hay buena onda, ovvero c’é un ambiente che piú familiare non potrebbe essere e finisci per conoscere tutti e a voler passare il tempo in ostello anziché andare in giro. Mi sono sentito talmente a casa che oggi ho fatto la spesa per ben due volte.
martedì, 08 febbraio 2005
El CALAFATE (day 5) – Sono qui all’estremo Sud della Patagonia, cioé all’inizio della Fine del Mundo, dopo il quarto volo (di 4 compagnie diverse) in 5 giorni. Seduto vicino a un puzzolente curreggione, che é valso la pena sopportare per oltre tre ore, solo per i 10 minuti di vista all’atterraggio, dove l’azzurro del cielo era di una bellezza irreale, ma comunque meno bello dell’azzurro del lago.
domenica, 06 febbraio 2005
BUENOS AIRES (day 3) – Ed eccomi verso le 2 di questa domenica calda e pigra, come svogliato sono io dopo una notte a contorcermi sull’aereo per rubare qualche minuto di sonno, di nuovo un internet point alla tariffa di un pesos (1$) l’ora.
Powered by WordPress & Tema di Anders Norén