29) Lo avevo anche previsto: tanto era alto il morale ieri sera, tanto stamattina ero apatico e scazzoso. Era previsto anche nella lezione di stamattina. Arrivati all’8 giorno, si sentono le reminiscenze di quella vecchia trasmissione Rai , comincia a pensare alla fine del ritiro che è vicina, si vede il traguardo, ci si rilassa per i risultati ottenuti, si comincia a pensare al dopo..e si rischia di non far fruttare la fondamentale parte finale del ritiro.
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27) Si avvicina la fine, e con essa il pensiero delle cose che devo fronteggiare una volta fuori si fa più forte, però meno del solito: analizzo lo stato mentale e noto che la preoccupazione è un rigonfiamento del cervello dietro le tempie, a volte anche un respiro che si fa più affannoso. Osservo le reazioni sul mio corpo ed evito di nutrirle. In questo modo si depotenziano e non si attaccano nel profondo.
24) Ho visto le zanzare pungermi e ho aspettato prima di scacciarle. L’avversione nei loro confronti è ancora profonda, ma faccio sensibili progressi.
Escluso il primo giorno dove c’è solo un discorso alle 13 e poi l’inizio vero del ritiro alle 18.30, il programma dai giorni 2 a 9 è rigidamente il seguente (qualche cambiamento il giorno 9). Il 10 giorno il ritiro finisce alle 10.30.