Chi è il Flâneur? Secondo wikipedia, dobbiamo questo termine a Charles Baudelaire, che lo coniò per indicare il gentiluomo che vaga per le vie cittadine, provando emozioni nell’osservare il paesaggio. Ancora oggi non si conosce un equivalente in italiano o nemmeno in inglese. Ne ha parlato recentemente Rolf Potts, in un’intervista a Maptia, di cui riporto tradotto il passaggio per me più interessante.
Tag: Parigi
Ero in quarta superiore e non ricordo come maturò la decisione di quel viaggio, nè come venni a sapere che esisteva un biglietto di treno che ti permetteva di girare per un mese sui treni di tutta Europa.
Fatto sta che nonostante le mie uniche esperienze fuori confine fossero le scappatelle nella Svizzera italiana (che essendo a mezzora di treno dalla Stazione Centrale, che era a 5 minuti a piedi da casa mia, risultava più accessibile che attraversare Milano in bus), e la indimenticabile gita scolastica ad Amsterdam, nella quale ci ammazzammo tutti di droghe al punto che il primo giorno stabilii il record personale mai più battuto di 20 canne e 6 cylum, l’Europa mi chiamava.
Ricordo che lavorai tutto giugno e luglio per guadagnare qualcosa più del milione e mezzo di lire che mi costò il mese a zonzo per le principali città europee.
Dopo la prima interlocutoria fermata a Ginevra, il primo momento memorabile fu a Monaco di Baviera, dove mio nonno materno si era trasferito prima che nascessi e che conobbi così per la prima volta.
Parigi fu il posto che mi piacque di più.