Vagabonding around the World

Febbraio 2018: Vietnam del Sud

Vietnam del sud

Tutto è relativo nel Vietnam del Sud

Da Phu Quoc a Quy Nhon: febbraio si è aperto e chiuso al mare, ma in realtà metà del mese di Febbraio 2018, trascorso interamente nel Vietnam del Sud, l’ho passata tra il Parco Nazionale di Cat Tien e le montagne di Dalat. Con toccata e fuga a Saigon e ritorno al delta del Mekong.

Il Vietnam del Sud è davvero bello. Con gente incredibilmente ospitale, varietà di paesaggi, cibo ottimo e tutto è molto economico. Mentre il Mediterraneo è assediato da Burian, e l’Italia si appresta a rieleggere Silvio dall’oltretomba, Clach ha passato un mese caloroso, senza essere clamoroso.

Dove sono stato

1 Febbraio:  Can Tho e il Delta del Mekong

Can Tho e il delta del Mekong

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2 Febbraio: Can Tho – Rach Già

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3 Febbraio: Rach Già – Phu Quoc

4 Febbraio: Phu Quoc Ong Lang, Starfish beach

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5-6 Febbraio: Phu Quoc, Riverside Dormstay

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7-8 Febbraio: Phu Quoc, Duong Dong, Long beach

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9 Febbraio: Phu Quoc – Can Tho

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10 Febbraio: Can Tho

11 Febbraio: Can Tho – Ho Chi Minh City

Dove bere caffè a Saigon

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12 Febbraio: Ho Chi Minh City – Cat Tien

13-21 Febbraio: Cat Tien 

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Cat Thien, la dopamina e la cercodipendenza

 

22 Febbraio: Cat Tien – Dalat

23-25 febbraio:  Dalat

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26 Febbraio: Dalat – Nha Trang – Quy Nhon

27-28 Febbraio: Quy Nhon

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Tutte le mie FOTO DAL VIETNAM

Highlights

Questo mese è stato per me un ritorno agli anni d’oro del mio nomadismo. Un mese in cui ho provato sensazioni simili a quelle dell’aprile 2017, passato prevalentemente in Chiapas o al Maggio 2015 in Georgia.

Mesi in cui non ho fatto incontri o cose straordinarie, dove ho lavorato abbastanza per non sentirmi tagliato fuori dal mondo, e dove semplicemente ho goduto di una quotidianità nomade piacevole, spendendo poco in assoluto e pochissimo in relazione a quello che ho fatto.

Conserverò un ottimo ricordo sia dei 6 giorni passati a Phu Quoc, nonostante l’isola ha deluso le mie aspettative, che il ritorno nel Delta del Mekong, i 4 all’aria fresca di Dalat e gli ultimi 3 nella piacevole Quy Nhong.

Ma il top rimarranno sicuramente i 10 giorni nell’oasi di tranquillità di Cat Tien, durante il Tet, il capodanno vietnamita.

Per Trips.skyscanner ho realizzato una guida ai caffè di Saigon, una su Phu Quoc e una sul possente Delta del Mekong. Ma negli ultimi giorni del mese sono stato occupato soprattutto con il lancio della versione italiana, per la quale sto facendo diverse guide con il nuovo account I viaggi di clach.

& Lowlights

Mi è bastata una sola notte a dormire con la maledetta aria condizionata a palla, ancora una volta a Saigon, per avere una ricaduta di influenza. Così i 10 giorni di riposo a Cat Tien sono stati innanzitutto necessario recupero. Però mi sono reso conto a Dalat di essere ancora un po’ deboluccio, quando in un paio di giorni ho fatto fatica a completare i 10.000 quotidiani indice di buona saluta.

Non è un lowlight, perchè ho fatto incontri interessanti, ma tutti molto brevi. Sarebbe ora di reicontrare qualcuno con cui condividere più di qualche ora felice.

Gratitudine in Vietnam del Sud

Grazie ancora a Ben, incontrato a Can Tho e con cui ho condiviso insieme a Phoebe, mezza danese e mezza inglese la gita in barca sul Mekong, che mi ha segnalato quel piccolo paradiso che è Sunny Field a Cat Tien. A Vinh, famiglia e staff, al simpatico proprietario del Cafè Ly Na, ma davvero ogni singolo vietnamita emanava energia positiva.

A Gita, marocchina tutta matta, a Massi che è arrivato da Saigon e tutti gli altri incontrati a Phu Quoc.  Agli egiziani che gestiscano Kings Valley, la home stay dove ho dormito a Saigon.

Alle famiglie che mi hanno invitato a casa a mangiare con loro durante le feste dell’anno nuovo lunare a Cat Tien,  e mi hanno regalato la Ban Cheung, il tortino tipico propiziatorio avvolto nella foglia di banano.

A Scimitar e famiglia, uno degli original Easy rider di Dalat. Ad Hanh conosciuta l’ultimo giorno a Dalat, che mi ha invitato alla sua cena aziendale. A Inaki e gli altri conosciuti a Quy Nhon, tra Rong Homestay e John and Paul Inn. A Thomas, conosciuto l’ultimo giorno a Cat Tien e reincontrato casualmente, come in realtà succede molto soventemente quando viaggi, a Quy Nhon.

Vente pa’ Ca

Sunny Field Eco Stilt House, Cat Tien Questo posto mi è piaciuto così tanto, che per ringraziarli, oltre all’immancabile recensione su Trips, ne ho lasciata anche una su TripDEVIL e perfino su BookKIN, dove non le lascio più per principio, dopo che mi hanno truffato con la promozione “Inviato speciale”.

Windmills Cafè, A Dalat il mio giorno cominciava bevendo uno dei caffè più buoni che abbia mai bevuto. Per una volta non alla vietnamita, mi sono diviso tra espressi e cappuccini. E lavorando su tavoli comodi, in stanze luminose, con WI-FI veloce e servizio impeccabile.

Quy Nhon. Metto la città intera. Perchè è un perfetto esempio di posto non turistico, con eccellente qualità della vita (ampio lungomare, spazi verdi, cascate e montagnette, abbastanza ristoranti e cose moderne, gente rilassata e cordiale, che magicamente è riuscita finora a rimanere fuori dal turismo di massa. Fino a quando dura..

Entrate e Uscite

Entrate+128€ (379€ totale 2018) Non ho messo le entrate delle guide in italiano, che mi verranno pagate il mese prossimo.

Spese Febbraio 2018

Spese Febbraio 2018

Uscite–408,35€ (1.152€ totale 2018) , di cui 144€, il 35%  per mangiare, 116€ o il 28% per dormire e 60€ per viaggiare, che diventano 85€ o il 21% includendo i costi di affitto scooter e benzina.

Saldo: -280,35 (765,85€ totale 2018) Alla fine sono sotto anche questo mese, ma l’outlook per i prossimi è positivo, sia per i guadagni che per le spese.

Entrate e Uscite di Febbraio 2017

E adesso? 

E adesso tocca alla parte centrale del Vietnam a Marzo, con Aprile dedicata al Nord del paese, prima di fare ritorno in Europa a fine mese. Il 3 affitterò uno scooter per un mese a Danang. Dal 4 all’11 sarò a Hoi An, il mio posto preferito nel mio primo viaggio in Vietnam 11 anni fa, con l’idea di fare più yoga che posso. Dopo vorrei fare il Golden Loop e arrivare Phong Ga.

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  1. Mario

    Beh non male! Pero’ per essere un venditore di guide dovresti aggiungere un po’ di storia, e poi le cascate di Dalat… (qualche foto a questa meraviglia della Natura ci voleva).
    Lo so, scrivere di storia invecchia un po’ ma rende meglio l’idea.
    In fondo quello e’ il sudest asiatico, e negli anni preistorici dei nostri avi ispirava slogan sessantottini del tipo “Thailandia, Grecia, Cile, studenti col fucile” ! Non voglio criticare troppo ma non si puo’ dimenticare chi sono gli abitanti di quelle zone, gli estremisti comunisti…e come ora tu te ne puoi girovagare per quelle zone con un motorino senza essere falciato da una mitragliatrice o esplodere su di una mina!
    Non e’ per fare il bacchettone ma la storia e’ importante quanto la geografia, se non la si mette insieme secondo me si sbaglia…poi vedi tu.

    • Tranquillo Mario, con gli abitanti di queste zone ci stiamo facendo scorpacciate di bambini, sono così saporiti! 🙂 Quale comunisti estremi, qui sono più capitalisti di noi purtroppo, anche se molto più solidali, mi sembra

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